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Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
Pezzopane, 'persone capaci'; Di Nicola, 'si chiude crisi causata da Salvini', Martino,'esponenti dem gia' bocciati da elettori'; Bellachioma, 'mero spirito sopravvivenza, sono basito'
L'AQUILA - Non ci sono abruzzesi nella lista dei ministri del governo giallo-rosso, resa nota oggi dal premier Giuseppe Conte. Come del resto poteva essere prevedibile, visti i tanti big nazionali in ballo. C'è però ancora da giocare la partita dei sottosegretari, e qui potrebbero arrivare buone nuove per la Regione.
In attesa del giuramento previsto per domani alle 10 al Quirinale, e del voto di fiducia in programma lunedì e martedì, rispettivamente alla Camera e al Senato, gli onorevoli abruzzesi, contattati da Abruzzoweb, esprimono intanto soddisfazione, e financo entusiasmo, o lanciano bordate, a seconda se di maggioranza, come la deputata dem Stefania Pezzopane e il senatore pentastellato Primo Di Nicola, oppure di opposizione, come il senatore leghista Giuseppe Bellachioma e il deputato forzista Antonio Martino. Ed anche questo è nella natura delle cose.
Nella partita dei sottosegretari, hanno carte da giocarsi, almeno secondo i rumors, la stessa Pezzopane, l'ex presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ora senatore del Pd. il deputato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca, confida in una conferma come sottosegretario del ministero dei Beni culturali. Nomi che assieme a quelli del consigliere regionale Giovanni Legnini, ex-vicepresidente del Csm, erano circolati anche come papabili ministri.
Tra i ministri, spicca comunque il dem Giuseppe Provenzano, con delega al Mezzogiorno, fratello di Salvo Provenzano, titolare dell'Ufficio speciale della Ricostruzione del Comune dell'Aquila (Usra). E Paola De Micheli, che avrà la delega alle Infrastrutture e ai Trasporti, che con l'Abruzzo ha avuto un rapporto molto intenso, essendo stata sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri, con delega alla Ricostruzione 2009, e commissario di quella del 2016.
Pezzopane si dice "felice ed emozionata", spiegando che "conosco molti ministri e bravissime ministre. La delegazione del Pd è di grande qualità, con ministri che si sono occupati direttamente dell’Aquila e dell’Abruzzo".
Aggiungendo che "mesi fa tutto questo era impensabile, oggi il Pd ha una straordinaria occasione per gettare nuove basi per un paese più giusto e solidale".
Nessuna parola sull'ipotesi di una sua nomina a sottosegretario, anche per scaramanzia.
Di parere diametralmente opposto, come ovvio, quello del senatore Bellachioma, coordinatore regionale della Lega.
"Hanno fatto quello che nessuno pensava potessero avere il coraggio di fare - tuona Bellachioma -. Questo governo nasce per un unico motivo: lo spirito di sopravvivenza, e la paura di andare a votare, perche sanno bene che la Lega vincerebbe a mani basse, e molti di loro perderebbero la poltrona. Sono basito e inorridito, dal vedere poi due forze politiche, che in questo anno e mezzo si sono insultate, si dette di tutto e di più, mettersi ora insieme. Ma ripeto, lo fanno solo per paura".
Alla domanda, scontata, "Matteo Salvini ha sbagliato a far cadere il governo, convinto di un immediato ritorno alle urne?", Bellachioma risponde sicuro: "Non avevamo alterative, dopo le elezioni europee non era più possibile andare avanti, dal Movimento 5 stelle abbiamo ricevuto un no dopo l'altro, ha fatto di tutto per rendere impossibile un'azione di governo. Salvini ha fatto la cosa giusta, confidando nella coerenza e lealtà, che avrebbe dovuto portare ad un ritorno alle urne, ma purtroppo lealtà e coerenza sono merce rara, al giorno d'oggi".
Bellachioma, manco a dirlo, boccia senza appello, e in blocco, la lista dei ministri: "una compagine mediocre, l'impressione è che hanno mandato avanti le seconde file, in modo tale che, se le cose si dovessereo mettere male, i pesci grossi non ci rimetteranno la faccia e la credibilità".
Bellachioma però conclude affermando che "è auspicabile che l'Abruzzo abbia qualche sottosegretario. Da parte mia, se c'è la mia regione di mezzo, ci sarà sempre correttezza politica e istituzionale, però onestamente non avendo nessuna fiducia in questo governo, non posso averla nemmeno nei sui rappresentanti di vertice, anche se saranno abruzzesi".
Il deputato leghista Luigi D'eramo su facebook commenta: "Il governo delle poltrone dura poco, non possono scappare dal voto per sempre. A testa alta, pronti a difendere gli Italiani e a tornare a vincere! Onore e dignità valgono più di 100 ministeri".
Sulla stessa linea Martino, che stila le prime "pagelline", assai severe.
"Nella compagine dei ministri, tra quelli del Partito democratico non vedo grandi novità, e sono stati già giudicati, negativamente, dagli italiani, alle elezioni del marzo 2018. Nel Movimento 5 stelle ciò che davvero che mi lascia perplesso è la conferma del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede...''
E aggiunge, "come la Lega anche noi vogliamo andare alle elezioni. Ora però siamo tutti all'opposizione, ed è una importante occasione per ricompattarci, perché tanto, prima o poi, si tornerà alle urne. E bisogna partire da un presupposto: uniti si vince, separati si perde, lo dimostrano anche i sondaggi, che dopo la caduta del governo giallo-verde, non sono favorevoli alla Lega".
Promette infine un' opposizione "dura e senza sconti", ma anche "spirito collaborativo su temi che anche a Forza Italia stanno a cuore: la riduzione delle tasse, e gli investimenti per rilanciare l'economia".
Grande ottimismo, infine, da parte di Di Nicola, convinto sostenitore, tra i pentastellati, della necessità di rompere con la Lega, e di fare un governo con il Partito democratico.
"Sono molto contento per il varo di questo governo, perché si chiude un mese difficile per l'Italia, una drammatica crisi innescata dalla irresponsabilità del leader della Lega Salvini. Sarà un governo che lavorerà ad un programma ambizioso, per cambiare davvero in meglio il Paese".
Un governo, ne è certo Di Nicola, che "dovrà dare risposte importanti all'Abruzzo, in primis sull'emergenza rappresentata dal gap infrastrutturale, a cominciare dalle ferrovie, dalla necessità di realizzare il corridoio Tirreno-Adriatico. C'è una questione di efficienza della rete autostradale che va risolta, come pure vanno sanati i grandi ritardi sulla rete delle telecomunicazioni e della telefonia. Una partita cruciale, per favorire gli investimenti, e l'insediamento di industrie innovative nel territorio regionale".
Su un suo possibile ruolo di governo, Di Nicola non intende proferire parola, si limita a considerare "scontata la conferma a sottosegretario di Vacca, che in questo anno di lavoro ha davvero ben operato, con grande attenzione per i problemi della regione. Se lo merita davvero. Ci sono poi anche altri parlamentari abruzzesi, che non sfigurerebbero affatto nel ruolo di sottosegretario".
Il deputato dem Camillo d'Alessandro, in un video postato su facebook afferma che "è una bella giornata, la costituione consente di far nascere una nuova esperienza di governo. Il punto è che il Paese ha bisogno di una straordinaria mobilitazione. Un'esprienza con tnte ongonoite, a sono finite le bacchiette magiche, di pfrnti ai pblemi ci vuole serietà, non basta urlarlo, il problema. Sconfitta è la politica che ha esasperato gli animi, che voleva portare l'Italia fuori dall'Europa".
Si immortala poi assiema al nuovo Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "Mi ha già detto che sarà presto in Abruzzo. Sono sicuro farà un ottimo lavoro per il bene del nostro Paese", commenta il dem, ex consigliere regionale.
Si fa vivo su facebook anche il sottosegretario Vacca: "C’è molto da fare, servono coraggio, idee, ambizione. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo indicato le priorità, su le maniche e avanti con una bussola: l’interesse dei cittadini".
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