Data: 21/11/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Gli universitari in piazza «Lasciati a piedi dai bus» Mercoledì un sit-in di protesta davanti alla Baltour. L'Udu: «Siamo stufi, da anni attendiamo invano interventi». Ballone: «Ci sono problemi solo in alcuni giorni»
TERAMO «Siamo stufi». In due parole l'Udu, unione degli studenti dell'università, condensa l'esasperazione per l'inefficienza dei collegamenti tra la stazione ferroviaria e il campus di Coste Sant'Agostino. Gli appelli e gli incontri con le istituzioni non bastano più a contenere l'irritazione, che dunque troverà sfogo in piazza. Per mercoledì 27 alle 9, infatti, gli studenti annunciano un sit-in di protesta davanti all'ufficio del gruppo Baltour che gestisce il trasporto pubblico urbano per conto del Comune. La situazione dei collegamenti tra la stazione e Coste Sant'Agostino-Colleparco, a detta dell'unione, nell'ultimo periodo è ulteriormente peggiorata. «La scorsa settimana abbiamo avuto i disagi maggiori», afferma l'organizzazione studentesca, «con la gran parte dei ragazzi che si è ritrovata a piedi: è impensabile che non si intervenga all'istante. Sono anni che sentiamo la stessa storia e aspettiamo che qualcosa cambi». In assenza di risposte concrete, fa sapere l'Udu, quella di mercoledì «non sarà che la prima di varie mobilitazioni». Gli studenti definiscono la situazione «vergognosa a tutti i livelli di amministrazione». Secondo loro c'è bisogno di «un nuovo bando di carattere regionale che tenga conto davvero delle esigenze dei territori». In attesa del riassetto del servizio, con l'aumento del chilometraggio per le linee teramane, «l'amministrazione comunale non può esimersi dal porre in essere misure consone a rendere il servizio fruibile e idoneo al raggiungimento dell'università in sicurezza e senza che lo studente si trovi a dover saltare lezioni o esami». A sottolineare il malcontento è il coordinatore dell'Udu Denis Di Gennaro. «Una Teramo città universitaria non può esistere con questo tipo di servizio», afferma, «non vogliamo più attendere alcun tipo di mediazione o misura transitoria, non siamo più disposti ad aspettare i tempi della politica». Per Agostino Ballone, presidente della Baltour, lo stato dei collegamenti dei bus urbani con il campus non è così drammatico. «L'università e il quartiere in cui si trova sono l'area più servita della città», osserva, «ci vanno due linee, per cui riteniamo che l'esigenza manifestata non sia veritiera». I problemi di sovraccarico dei bus sarebbero limitati a circostanze specifiche. «Durante l'orario di punta in qualche occasione particolare, come la coincidenza di più esami», spiega Ballone, «si può creare affollamento su una corsa, ma dieci minuti dopo ne passa un'altra». Il presidente ricorda, però, che la programmazione spetta al Comune. «Se vuole aumentare il servizio siamo disponibili», conclude, «va anche nel nostro interesse». |
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