PESCARA Gli autisti della Tua hanno lanciato la loro provocazione: «Stop al passaggio dei bus su viale Marconi perché, con le rotonde ancora bloccate, la strada a 4 corsie è pericolosa». Ieri, il caso di viale Marconi, con i lavori in corso da oltre 800 giorni, più del doppio del previsto, è stato al centro di una seduta della commissione Garanzia. I sindacati, in stato di agitazione da lunedì scorso per protestare contro il rischio incidenti, sono entrati in Comune con una domanda: «Quando verranno aperte le rotatorie?». E sono usciti senza risposta: in municipio, nessuno sa con precisione quando saranno rimosse le transenne e i bus potranno attraversare le rotatorie senza abbandonare la corsia preferenziale e invadere, come accade invece adesso, le altre parti della strada con il rischio di incidenti. «Il 17 gennaio dell'anno scorso, l'assessore Luigi Albore Mascia ci disse che, in un paio di mesi, sarebbe stato tutto risolto e invece è passato un anno e in viale Marconi non è cambiato niente. Adesso, lo scaricabarile, tra Comune e Tua, non ci interessa più», ha detto Giammaria Ferrante, sindacalista rsa Tua in quota alla Filt-Cgil. Davanti al presidente della commissione, il consigliere Pd Piero Giampietro, i sindacati hanno fatto una proposta senza precedenti. «Gli autisti sono obbligati a infrangere il Codice della strada per le mancanze di altri ma visto che, in caso di incidenti, la responsabilità ricade sul conducente, adesso, non si può più aspettare», ha detto Patrizio Gobeo della Filt-Cgil, «dopo oltre un anno di attesa non possiamo ascoltare più promesse. Gli autisti non li teniamo più». L'unico atto ufficiale del Comune, firmato dal dirigente Fabrizio Trisi, recita così: «Non è stata emessa l'ordinanza di apertura delle rotonde al traffico veicolare che prevede l'attraversamento al centro delle stesse dando la priorità ai mezzi pubblici, in quanto l'azienda Tua deve dotarsi di dispositivi di rilevazione a bordo dei bus che permetta tale attraversamento in sicurezza». Intervistato dal Centro, il sindaco Carlo Masci ha detto che «il problema è superato» perché, sotto l'asfalto di viale Marconi, «sono stati già installati i sensori» che dovrebbero dare l'input per l'accensione dei semafori intelligenti fermando il traffico privato con la precedenza ai mezzi pubblici: «In tempi brevi e ragionevoli», ha promesso Masci, i rondò saranno aperti. Ma i sindacati ora vogliono una data certa. Altrimenti le linee 3 e 21 potrebbero cambiare percorso: «In viale Marconi ci sono troppi pericoli, quindi, la nostra provocazione è togliere il servizio e far passare i bus 3 e 21 in viale D'Annunzio e viale Pindaro», ha detto Massimiliano Gaspari della Fit-Cisl. È entrato in commissione «con un dubbio» e ne è uscito «con tanti di più» Vincenzo Marcotullio della Uil-Uilt: «Ai nostri iscritti dobbiamo dare una data ma non ci riusciamo». Sul caso viale Marconi, i sindacati hanno parlato a una voce sola: presente anche la Faisa Cisal con Angelo D'Annunzio.«Sorprende», il commento finale di Giampietro, «che, a fronte della denuncia di pericolosità di viale Marconi arrivata dagli autisti, una riunione sia stata convocata soltanto su spinta dell'opposizione e non della giunta». Martedì, alle ore 10, nella stessa commissione ci saranno i vertici Tua.