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Data: 26/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
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Gli autisti Tua: «Ora più sicurezza sui bus». Allarme dei sindacati dopo il caso del conducente colpito dalla passeggera. Dichiarato lo stato di agitazione

26 gennaio Il Centro

PESCARA Dopo l'autista della Tua colpito alla testa a colpi di borsone da una passeggera lungo la tratta Sant'Eufemia-Pescara, anche la Filt Cgil di Pescara e Chieti solleva il problema della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici. «Su alcune tipologie di autobus, specialmente quelli acquistati e immatricolati di recente», spiega il segretario provinciale Filt Cgil Patrizio Gobeo, «mancano le barriere di protezione che isolano l'autista e il posto guida. Servirebbero coperture totali al posto di quelle parziali che arrivano all'altezza della pancia e che, soprattutto nelle ore di punta, non sono sufficienti a proteggere il conducente. Capita di frequente, specie quando il mezzo è affollato di studenti, che gli autisti si sono ritrovati con uno zaino davanti al viso mentre guidano, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti i passeggeri». Un'altra richiesta della Filt Cgil riguarda «l'istituzione di una postazione fissa di controllo nelle ore notturne anche con l'ausilio delle guardie giurate», aggiunge Gobeo. «Dopo le 20», rileva il sindacalista, «gli autisti restano in servizio da soli, non hanno più referenti a cui rivolgersi in caso di bisogno. Per la loro sicurezza e quella degli utenti servirebbe una macchina operativa nella zona del termina bus che possa intervenire in caso di necessità raggiungendo in poco tempo tutte le tratte». Ieri il tema era stato approfondito dal sindacato Orsa trasporti, con il segretario regionale Alex Orlandi che aveva chiesto l'intervento dell'azienda con investimenti strutturali finalizzati alla tutela dei dipendenti e degli utenti, ma anche dei prefetti e della Regione per «l'istituzione di telecamere, protezioni per il posto guida e presenza massiccia di personale aziendale di controlleria».Ieri, intanto, i rappresentanti sindacali delle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno chiesto alla Tua l'attivazione del tavolo aziendale di conciliazione e raffreddamento. Una decisione dura che arriva, riferiscono in una nota congiunta, «dopo mesi di dialogo ormai completamente sterile», dopo «appelli inascoltati circa la sicurezza e le strade a nostro avviso sbagliate che questa azienda sta intraprendendo». «Non è facile per noi ammettere che ci troviamo di fronte ad uno dei peggiori periodi», proseguono, «per il trasporto pubblico della nostra città e della regione tutta. Da mesi ormai assistiamo al lento e costante degrado della qualità del servizio pubblico che ogni giorno noi dipendenti cerchiamo di offrire ai nostri concittadini con impegno e dedizione. Ma impegno e dedizione non servono a molto se non vi è un piano strategico solido da parte di chi dirige questa azienda». 


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