PESCARA Per difendersi dagli attacchi e dare una risposta alle polemiche che accompagneranno lo sciopero del trasporto pubblico locale, indetto dai sindacati per lunedì 16 settembre, il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, lancia la sua operazione verità contro quelle che ritiene essere false notizie e strumentalizzazioni. E affida ai numeri e alle cifre la legittimazione del suo lavoro che, sostiene, a dispetto delle logiche assistenzialistiche del recente passato, ha il suo punto di forza nella riduzione delle spese. A cominciare dalla messa in liquidazione delle aziende partecipate Cerella e Sistema, destinatarie di contributi «frutto di scelte borderline» fatte dal precedente esecutivo regionale. Respinge al mittente, poi, le richieste avanzate dai sindacati e dalle opposizioni. Perché l'ipotesi di nuove assunzioni, 55 operai e 60 autisti, avanzata dalle organizzazioni di categoria, si tradurrebbe in un aumento dei costi di 2 milioni e 400 mila euro, che, uniti al taglio di 2 milioni e mezzo di euro di aiuti statali, avrebbero fatali ripercussioni sul bilancio e replicherebbero, dice, una «politica scellerata».
Così come sono insostenibili le ipotesi di allargare le fasce di passeggeri non paganti e di aumentare il numero di comuni da inserire nell'abbonamento Unico, che presenta le tariffe più basse in Italia. Il nuovo corso del management di Tua intende, invece, puntare sulla riduzione del numero dei dirigenti, tanto da decidere di revocare una precedente delibera che andava in senso contrario; la riorganizzazione delle sedi, «perché gli uffici acquistati a Sulmona, 26 mila mq per 6 impiegati e 7 operai, sono un inutile balzello. Allo stesso modo ritengo inutile avere due sedi in provincia di Teramo, una nel capoluogo e l'altra a Giulianova, e due officine a Pescara, attaccate l'una all'altra». Poi la riorganizzazione della manutenzione, «perché abbiamo visto spiega- che quando si è fatto ricorso a 55 manutentori interinali, i fermi dei mezzi sono aumentati. Dunque qualcosa non ha funzionato». E ancora, l'esternalizzazione dei servizi, che secondo il presidente di Tua, «non significa privatizzazione perché le subconcessioni che stiamo studiando non penalizzeranno in alcun modo gli utenti». Tutto questo per Giuliante permetterà all'azienda un risparmio di 6 milioni e 400 mila euro: «Non poca cosa in un bilancio che non sappiamo ancora se chiuderà in attivo». Quanto alle critiche sulle consulenze per la comunicazione e la gestione della catena di distribuzione, affidate rispettivamente all'agenzia Mirus e ad una ex componente del Cda di Tua, Giuliante sottolinea che «si tratta di bandi regolari e di risorse professionali necessarie. Anzi, punto a creare una squadra di altissime eccellenze per ridisegnare tutto il quadro dell'azienda di trasporti».