PESCARA Giusto il tempo di saltare giù dal Carroccio ed ecco Gianfranco Giuliante dare subito vita al suo nuovo progetto politico. Nome e simbolo di Futur-A (a come Abruzzo) sono stati presentati ieri all'Aurum di Pescara a 24 ore dalla lettera aperta a Matteo Salvini con cui Giuliante aveva ufficializzato il suo addio alla Lega. Con l'intenzione di scucire dal bavero della giacca la spilla di Giussano a molti altri ammaliati dalla luce del Po. E non solo. Personaggio storico della destra abruzzese, Giuliante, al di là dei dissensi interni con il suo ormai ex partito, fa capire di avere fiutato il disfacimento dell'attuale quadro politico nazionale che seguirà all'elezione del presidente della Repubblica. E gioca d'anticipo. In buona compagnia, ma per vie separate, se si pensa a quanto già annunciato dal deputato di Italia viva, Camillo D'Alessandro, impegnato nella costruzione di un campo largo che va dal partito di Renzi a Forza Italia (o meglio al suo elettorato), passando da quei movimenti civici che anche alle ultime amministrative si sono posti come riferimento del territorio. Sino al cosiddetto partito dei sindaci.
Personaggio storico della destra Abruzzese, anche Giuliante apre a tutti ammainando visioni ideologiche che sembra affidare alla storia: «Oggi a chi mi chiede se sono di destra, di centro o di sinistra, rispondo: sono altrove». E non è una frase buttata lì. Ieri all'Aurum la presenza di due consiglieri regionali: Manuele Marcovecchio e Marianna Scoccia hanno sintetizzato bene il concetto.
CONCETTO Il primo è uno dei tre consiglieri regionali della Lega che hanno detto addio a Salvini, ma che hanno comunque deciso di restare in maggioranza. La seconda siede sui banchi delle opposizioni dopo aver rotto con Marsilio e il resto della coalizione di centrodestra. Altrettanto significativa la presenza degli stati maggiori dell'Udc regionale, accompagnata da un annuncio importante di Giuliante: a guidare la Task Force che avrà il compito di analizzare le questioni, ci sarà l'ex governatore Gianni Chiodi. Per il momento con un ruolo esclusivamente tecnico, come precisa Giuliante.
Mettere insieme energie e sensibilità diverse. Futur-A è già al lavoro per questo. Con una particolare attenzione riservata all'associazionismo, al sociale, alle categoria dimenticate, come le partite Iva, di cui si prenderà carico Gianluca Luminari. Per riprendere battaglie cancellate con un tratto di penna, come quella del mantenimento in vita dei piccoli ospedali. O dello smaltimento dei rifiuti, citata fra le altre da Marcovecchio: «Io - ha esordito l'ex consigliere regionale della Lega sono quello espulso. Ho saputo di non fare più parte del mio partito da un articolo di giornale. Metodi che appartengono al Medioevo. Ma prima del partito osserva Marcovecchio , per me viene il territorio, la mia gente». Giuliante non ha molto da aggiungere: «Con il nostro progetto puntiamo a fare convergere sensibilità diverse su questioni precise. Con pragmatismo e una visione complessiva. Occorre proporre soluzioni nuove, mentre i partiti continuano a vivere alla giornata dietro la parodia del leader. Intanto lancia la candidatura del sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, alla presidenza della Provincia di Pescara. E chiude così la presentazione del suo nuovo progetto politico: «Se riusciamo a sognarlo, possiamo farlo».