È chiusa da oltre un mese la galleria San Silvestro della circonvallazione tra Pescara e Francavilla per il crollo di una parete di cemento e nessuno sa quando riaprirà: potrebbero volerci mesi. Il sindaco di Francavilla Luisa Russo ha scritto «tre lettere» all'Anas per avere informazioni ma, così denuncia, «non ho ottenuto alcuna risposta». Domani, al termine delle vacanze natalizie, sarà il giorno della riapertura delle scuole e il traffico tornerà a invadere le strade di Francavilla e della zona sud di Pescara. «Abbiamo scampato una tragedia per pochissimo», dice il sindaco ripensando alla massa di cemento che, spinta dalla forza delle infiltrazioni d'acqua, finisce su una Bmw X5, «ma oggi nessuno parla più, o quasi, della galleria San Silvestro della variante Anas, che resta chiusa ormai dal 22 novembre. Non un'informazione, oltre quelle che recuperiamo dai giornali, che ci dicono di un'indagine della procura in corso, di una perizia e di lavori presumibilmente iniziati».Il tunnel di 3.623 metri è ancora sotto sequestro: il procuratore Giuseppe Bellelli e il pm Anna Benigni indagano per attentato alla sicurezza dei trasporti, omissione di lavori in costruzioni che minacciano la rovina e getto pericoloso di cose. E il decreto di sequestro del tunnel ricorda che potrebbe succedere ancora: anche se non piove, sotto la galleria si accumula lo stesso un fiume d'acqua. E il giudice Mariacarla Sacco scrive: «È altamente probabile che con la stagione invernale le piogge anche intense, tipiche di questa stagione, rappresentino un serio pericolo per l'incolumità pubblica, attese le criticità strutturali evidenziate nella relazione preliminare di consulenza tecnica».La galleria San Silvestro da 100 milioni è stata inaugurata nel 2007 ma, secondo la prima consulenza eseguita dal prof Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, è possibile che il progetto iniziale del tunnel non abbia preso in considerazione la falda che scorre al di sopra del tunnel: «Lo schema della galleria artificiale, con pali secanti, fa immaginare che la stessa non fosse stata considerata sotto falda», dice un passo della consulenza. E poi c'è il nodo delle uscite di sicurezza mai finite, nonostante l'opera sia stata inaugurata 16 anni fa e restaurata tra il 2015 e il 2017 con tre milioni di lavori: a mostrare le condizioni delle uscite di sicurezza vietate ai mezzi è stata un'inchiesta del Centro e della trasmissione "31 minuti" di Rete8. Con la galleria interdetta, il sindaco denuncia: «Nonostante le mie tre missive, inviate all'Anas sin dall'indomani del crollo della parete del tunnel, non ho ottenuto alcuna risposta», dice Russo. «Né sui tempi, né sull'esenzione dei pedaggi, né sulla valutazione di sostenere i cittadini con mezzi pubblici alternativi, come il treno. Trovo questo atteggiamento irrispettoso non tanto e non solo nei confronti di un sindaco, chiamato ogni giorno a dare risposte, quanto nei confronti di una comunità attualmente esclusa da ogni informazione o previsione». E ora la chiusura a oltranza della galleria potrebbe sfociare in una protesta di strada: «Il tratto crollato ricade nel territorio di Pescara, ma la città che fa più le spese di tale enorme disagio, è la nostra», dice Russo, «domani riprenderà l'attività lavorativa per tutti, e prevedo nuove grandi code sul nostro territorio. Sono pronta a protestare al fianco dei miei concittadini».