Data: 17/05/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«Funivia ferma, il piano per salvare l'azienda»
Le opposizioni in Comune sul Gran Sasso propongono soluzioni lavorative e una strategia per uscire dalla crisi. Lunedì 20 maggio ci sarà una commissione consiliare mentre il 30 il centrosinistra ha richiesto un consiglio straordinario. È il succo della conferenza stampa di ieri alla quale erano presenti i consiglieri Enrico Verini, Stefano Albano, Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo, Paolo Romano, Gianni Padovani, Simona Giannangeli, Elia Serpetti e Alessandro Tomassoni. «Non si può attendere oltre - hanno ribadito - l'allarme lo abbiamo lanciato da mesi, i sindacati da tempo cercano un'interlocuzione con l'amministrazione e il sindaco finora non ha ritenuto di incontrarli. Abbiamo depositato un primo documento di proposte che porteremo al consiglio del 30 maggio da noi richiesto da tempo. Non solo, la nostra mozione verrà ulteriormente arricchita dopo l'ascolto di tutti gli attori che faremo lunedì 20 maggio nella riunione della prima commissione, anche questa da noi richiesta, stanchi di parole inconcludenti. Tra le nostre proposte, chiediamo al sindaco ed alla giunta di impegnarsi ad attivare un'immediata revisione del contratto di servizio tra il Comune e il Centro Turistico, modificando i termini in vigore, oramai superati dalla situazione. Chiediamo poi l'inserimento di ulteriori attività nel contratto rivisitato, tra quelle gestite dall'ente ma non svolte in proprio, che possano offrire la possibilità ai lavoratori di prestare la loro opera compensando tutte le prestazioni non più necessarie fino al ripristino della piena funzionalità della funivia. Inoltre chiediamo di disporre alternativamente e/o contestualmente a queste misure, il ricorso a comandi (o altre forme di mobilità) dei lavoratori del Ctgs, verso il Comune o in altre partecipate».
CONCERTAZIONE
Il centrosinistra chiede pure di attivare in tempi brevi una concertazione sindacale con le rappresentanze sindacali dei lavoratori per usare tutti gli strumenti di "armonizzazione" contrattuale previsti dalla legge e necessari per le finalità descritte. Oltre a questo si richiede di includere nelle misure richieste anche i lavoratori "stagionali" che prestano la loro opera nel Centro Turistico, per evitare per loro ogni penalizzazione che deriva dal fatto che non hanno un contratto a tempo indeterminato. La funivia è ferma e il Comune è costretto a cambiare le funi portanti ma i lavori necessari conseguenti la prescrizione non hanno ancora una definizione temporale identificata. «Questa situazione - hanno concluso - con ogni certezza comprometterà gli incassi della partecipata e quindi renderà necessarie misure di contenimento dei costi del personale, con il probabile ricorso a misure di ammortizzazione sociale. Una parte consistente dei lavoratori non ha contratti a tempo indeterminato ma è reclutata con contratti di tipo stagionale la cui periodicità tuttavia, in virtù delle specifiche competenze settoriali acquisite, ha offerto alla platea interessata se non la certezza, almeno la ragionevole aspettativa di continuità lavorativa di anno in anno».
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