Data: 19/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Funivia, a marzo nuovi controlli Ecco il documento del ministero
Svelato il testo del nulla osta che ha permesso di riattivare l'impianto, ma fino al prossimo 30 aprile L'AQUILA Entro il mese di marzo il Centro turistico del Gran Sasso dovrà inviare all'Ansfisa, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, un nuovo rapporto di ammissibilità sulle funi portanti della funivia, dopo l'esecuzione di ulteriori controlli, affidati a un tecnico specializzato. Sono inoltre possibili ispezioni a sorpresa sull'impianto, per verificare la corretta attuazione delle prescrizioni imposte nel nulla osta rilasciato lo scorso 11 gennaio. Lo si legge nel provvedimento, firmato dal dirigente generale Ansfisa Pietro Marturano, con cui è stata autorizzata la ripresa del pubblico esercizio fino al 30 aprile 2024. Il via libera temporaneo è arrivato dopo uno stop forzato, in seguito ad un esposto in cui si ipotizzavano criticità su una delle funi. La funivia del Gran Sasso, sottoposta a tre collaudi, è ripartita lo scorso 13 gennaio, con oltre 200 presenze già nel primo giorno. A maggio, conclusa la stagione invernale, dovranno essere eseguiti i lavori di sostituzione delle 4 funi portanti, con un impegno di spesa di circa 3 milioni di euro. LE LIMITAZIONIEcco quelli che nel documento vengono definiti consigli e suggerimenti da attuare per garantire la sicurezza, a fronte della relazione dei tecnici Federico Paglia e Gianfranco Di Giovanni. Il primo punto riguarda la velocità massima di esercizio, che viene limitata a 7,5 metri al secondo, mentre la capacità massima per ogni cabina viene limitata a 75 passeggeri più 1 (su una portata massima di 100 persone). Le soglie di intervento degli anemometri devono essere abbassate a 15 metri al secondo per l'allarme e a 18 metri al secondo per il rallentamento. Con velocità del vento superiore a 20 metri al secondo l'esercizio della funivia deve essere sospeso. Inoltre, ogni giorno, prima dell'avvio dell'impianto, devono eseguirsi ispezioni visive sulle quattro funi portanti da parte di persona esperta. IL MONITORAGGIO«Deve essere progettato, realizzato e installato», scrive l'Ansfisa, «un sistema di monitoraggio micrometrico delle funi portanti, posizionato sui tamburi di ancoraggio di monte, per la rilevazione dei movimenti di traslazione e di rotazione delle quattro funi. Prima del posizionamento, il progetto del sistema deve essere approvato dall'Agenzia». Il direttore dell'esercizio dovrà comunicare all'Ansfisa, con cadenza settimanale, l'esito dei controlli, il rilevamento del sistema di monitoraggio e il regolare funzionamento dell'impianto e ogni eventuale problematica connessa con la regolarità e la sicurezza dell'esercizio, in particolare sullo stato delle funi portanti. «Con cadenza quindicinale», si legge ancora, «il direttore dell'esercizio deve inoltre inviare una relazione redatta in forma di perizia asseverata con esplicita espressione del parere sull'accettabilità delle funi portanti e il proprio parere circa il mantenimento in servizio della funivia». LA NUOVA RELAZIONE«Entro il mese di marzo 2024», stabilisce l'Agenzia, "il direttore dell'esercizio deve inviare all'Ansfisa un nuovo rapporto di ammissibilità sulle funi portanti a seguito di esecuzione di nuovo esame Mrt a firma di tecnico terzo livello Uni-En-150 9712». Alle prescrizioni devono seguire idonei ordini di servizio del direttore dell'esercizio. LA SOSTITUZIONE DELLE FUNIA partire dal primo maggio 2024 l'esercizio dell'impianto dovrà essere sospeso. «La successiva riapertura al pubblico», è la conclusione del provvedimento, «potrà essere autorizzata solo dopo la sostituzione delle quattro funi portanti». L'Ansfisa ha di fatto disposto l'anticipazione dei lavori che dovevano comunque essere eseguiti entro il 2028. Si tratta di funi da 57 millimetri di diametro, che dovranno essere ordinate. Il Centro turistico del Gran Sasso ha già avviato la ricerca di mercato, le funi dovrebbero arrivare in 4 o 5 mesi e si prevedono altri 2 o 3 mesi per il montaggio. Il Comune dovrà individuare i canali a cui attingere per trovare i 3 milioni necessari all'azienda municipalizzata. LE ISPEZIONI A SORPRESA«In caso di inosservanza anche di una sola delle prescrizioni», si sottolinea nel documento dell'Ansfisa, «il provvedimento si intende automaticamente revocato senza obbligo di ulteriori incombenze o comunicazioni da parte della scrivente Agenzia. Il provvedimento potrà essere revocato in qualsiasi momento qualora l'esito dei controlli o del monitoraggio di cui alle prescrizioni evidenzi segnali incompatibili con la piena sicurezza dell'esercizio. L'Ansfisa si riserva di eseguire ispezioni e verifiche, anche senza preavviso», conclude il direttore generale Marturano, «al fine di verificare i corretti adempimenti relativi alle prescrizioni ovvero il mantenimento delle condizioni di sicurezza dell'impianto e di confermare o meno il nulla osta». |
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