ROMA Accordo ponte per il rinnovo del contratto nazionale delle ferrovie dello Stato. L’intesa riguarda 70 mila lavoratori compreso l’indotto di 10 mila persone attive negli appalti. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Af, Orsa e Fast Confsal hanno reso noto che è stato raggiunto un accordo. Si tratta di un’una tantum per il triennio 2018-2020 in media di 890 euro (che va da 800 euro per gli operai a 1.100 per i quadri), ma con impegno delle parti a proseguire il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale già dal mese di marzo. L’importo verrà suddiviso in due tranche della stessa cifra, che saranno corrisposte ad aprile e a giugno. «Sottoscritti inoltre - spiegano le organizzazioni sindacali - due accordi aziendali con il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Il primo riguarda il protocollo di intesa per la qualità del lavoro negli appalti dei servizi ferroviari. Verranno ampliate le tutele del lavoro in appalto tracciando un percorso relazionale finalizzato a individuare requisiti reputazionali per la qualificazione nell’accesso alle gare nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della legalità». «Con Fs raggiunto anche un accordo aziendale - proseguono i sindacati - su un’una tantum sul welfare di 400 euro per tutti i lavoratori, che verrà erogato a giugno, e sullo smart working che amplia i contenuti dell’accordo di aprile 2018 con minimo 6 giornate, ne allarga la platea e garantisce il diritto alla disconnessione ».