Buongiorno, vi scrivo per segnalarvi l'ennesimo disservizio sulla linea ferroviaria Avezzano Roma, il treno delle ore 5.45 partito con una temperatura esterna di -7 viaggia senza riscaldamento, ditemi voi se questa è una situazione accettabile - così scrive un pendolare marsicano, Edoardo Di Felice, che ogni mattina deve raggiungere la Capitale in treno. Riscaldamenti rotti e un freddo che a tratti superava quello esterno. Non è la prima volta che accade un fatto del genere- ha precisato il pendolare. L'altra mattina invece c'è stato il blocco della linea ferroviaria a Carsoli. Una decina di treni cancellati. Tutti i viaggiatori sono stati costretti a scendere dai treni e a riversarsi nella strada principale di Carsoli in via Roma nei pressi della postazione dei bus sostitutivi. Si sono verificati gli assembramenti ed gli autisti dei bus si sono dunque trovati loro malgrado a dover affrontare una vera e propria emergenza. Molti pendolari hanno atteso al freddo il loro turno per raggiungere, le località di lavoro. Inviperito un lavoratore- racconta- è uno stress continuo parti ma non sai se arrivi. E l'altro giorno c'erano anche gli studenti degli istituti superiori che hanno fatto ritorno a scuola dopo la lunga chiusura. Guasti a ripetizione, cose che stanno accadendo ormai tutti i giorni aggiunge un giovane. E' per questo che Legambiente, ha stilato la classifica delle linee ferroviarie peggiori per gli spostamenti dei pendolari, e la Pescara-Roma è stata posta al sesto posto. I 240 chilometri che collegano il versante abruzzese alla capitale sono coperti da cinque corse al giorno, di cui l'ultimo alle 17:15- scrive Legambiente (quindi troppo presto per i pendolari)- che ci mette 5 ore e 21 con due cambi, a Sulmona e ad Avezzano. Lo stesso Presidente Giuseppe Conte parlando del futuro dell'Italia fra le infrastrutture importanti ha citato i lavori per l'alta velocità tra Pescara e Roma. «È impensabile un solo binario tra Roma e Pescara- dice Conte- per la quale occorrono più di 4 ore di treno. Per questo stiamo pensando alla necessità di velocizzare la tratta ferroviaria tra la Capitale e Pescara. . Legambiente con la sua campagna Pendolaria ogni anno presenta un dossier con quelle che sono le 10 linee peggiori, ossia le situazioni, in diverso modo, emblematiche per capire da dove si dovrebbe partire per rilanciare l'offerta di trasporto pubblico su ferro, con beneficio in termini di meno inquinamento e meno congestione nelle nostre città, ma anche di qualità della vita e ridotta spesa per le persone. Per Legambiente è fondamentale occuparsi di quei pendolari che ogni giorno prendono questi treni .Lo è per una ragione molto concreta e di idea del Paese: su alcune di queste linee malgrado l'affollamento dei convogli la situazione non vede miglioramenti, in altre continua a peggiorare e sempre più persone abbandonano i treni proprio perché li trovano sempre più affollati, vecchi e con continue cancellazioni. Forse è il caso di commissariare le linee peggiori d'Italia, perché dopo dieci anni di tagli e disagi non è più accettabile che si continui con promesse e impegni.