SILVI Il viadotto del Cerrano a rischio chiusura, la A14 tra Marche e Abruzzo rischia ora la paralisi totale. Una situazione sul tratto autostradale già resa drammatica dopo il sequestro da parte della Procura di Avellino delle barriere su diversi viadotti che ora potrebbe collassare. Dopo l'ispezione dei giorni scorsi da parte dell'ufficio ispettivo territoriale del ministero delle infrastrutture, erano venite fuori una serie di criticità per quanto riguarda alcuni giunti e per una frana che lambisce alcuni pilone del ponte.
IL REPORT Da qui la richiesta del ministero ad Autostrade per l'Italia, società che gestisce quel tratto autostradale, di interdire il traffico sul viadotto ai mezzi pesanti. Autostrade, però, non ha ancora preso decisioni in merito aggiungendo che il viadotto Cerrano è monitorato costantemente e attualmente non sono state riscontrate criticità che giustifichino il provvedimento voluto dal ministero. Qualsiasi decisione, comunque, è stata rinviata dopo l'incontro, in programma mercoledì 11 dicembre, tra la prefettura di Teramo e i rappresentanti del Mit. Sul viadotto del Cerrano, che unisce i caselli autostradali di Pescara nord e Atri/Pineto, si viaggia da mesi ormai con una sola corsia per carreggiata e nelle ore di punta, così come sugli altri viadotti interessati dai sequestri della procura di Avellino, si creano disagi e code anche di diversi chilometri.
Dopo un ottobre drammatico per la viabilità sulla A14, la situazione era leggermente migliorata tra novembre e questa prima metà di dicembre, ma con le festività natalizie in arrivo la situazione rischia di precipitare di nuovo. Il caso della A14 era anche finito in Parlamento dove alcuni deputati avevano chiesto al ministero una soluzione rapida definendo la situazione una «vera e propria emergenza nazionale». Tra questi anche il deputato abruzzese di Italia Viva, Camillo d'Alessandro che punta il dito anche sulla pretesa di Autostrade di continuare a far pagare i pedaggi nonostante i problemi. «Si pretende il medesimo pedaggio, come se ci fosse un servizio regolare, come se non ci fossero code e rallentamenti, come se non si impiegasse in alcune circostanze anche il doppio del tempo necessario -scrive D'Alessandro - Il caso A14 è emergenza nazionale, a cui sono necessarie risposte straordinarie. Sulla parte centrale della dorsale autostradale adriatica persistono sia il problema del sequestro delle barriere, sia oggi il potenziale problema sul viadotto di Cerrano. In queste condizioni non si può continuare a pretendere il pedaggio, che va sospeso fino al ripristino della normalità, a partire dall'imminente esodo natalizio che aggraverà ulteriormente la situazione. Il Ministro è già impegnato in una difficile vertenza con i concessionari della A14, per altri tratti autostradali gestiti e per i recenti fatti di cronaca, dentro questo confronto va inserita la sospensione del pagamento dei pedaggi e la certezza nei tempi di esecuzione dei lavori necessari. Noi saremo al fianco del ministro, alla quale chiediamo di intervenire con urgenza».