Data: 16/10/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Fondi da distribuire a pioggia: pronta una torta da 10 milioni Ecco il retroscena del Consiglio regionale di martedì che fa fibrillare tutti i partiti. Le fette più ricche degli aiuti vanno alle società di trasporto pubblico
L'AQUILA Il dopo elezioni comincia con finanziamenti a pioggia sull'Abruzzo. È una manovra a forma di torta che vale 10 milioni di euro e sarà servita martedì prossimo in Consiglio regionale, il primo del dopo il 25 settembre, la vittoria del centrodestra e il centrosinistra quasi relegato al ruolo di comparsa.Anche se nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio non ce n'è traccia, la torta si materializzerà durante l'assise sotto forma di un maxi emendamento che sarà agganciato a un progetto di legge su un debito fuori bilancio. Uno qualunque, non importa quale, ma le bocche restano cucite. Nessuno si sbilancia in queste ore in cui ciascun partito della maggioranza è impegnato a comporre la propria lista dei desiderata o, se preferite, sta opzionando una fetta della torta. Il retroscena si consuma in queste ore e andrà avanti fino a domani sera, vigilia del Consiglio. I 10 milioni sono un tesoretto che vale molti consensi e su cui la politica si è tuffata a pesce non per interessi personali ma per spianare già da adesso la strada verso le regionali del 2024. Ed è chiaro, anzi chiarissimo, che i partiti di maggioranza, FdI, Lega e FI, lasceranno solo briciole di torta agli avversari di Pd e M5S. Che però, consci di questa certezza, hanno già preparato qualcosa come 4mila emendamenti con lo scopo esclusivo di fare ostruzionismo fino a notte. Pretendere di conoscere l'intero elenco dei fondi a pioggia è un'impresa da premio Pulitzer. Ma qualcuno si lascia sfuggire le prime voci della lista che è basata, come accade in politica, su priorità oggettive e richieste da manuale Cencelli. Le priorità trapelano facilmente, le altre spunteranno dal cappello a cilindro un attimo prima di affettare la torta.Saldi per le società che assicurano il trasporto pubblico locale è la voce che campeggia in cima all'elenco. Al secondo posto troviamo 3 milioni di euro per il cofinanziamento di misure del Psr (Piano sociale rurale). Quindi altri 3 milioni per la crisi dell'area termale di Caramanico. E ancora tra i 100 ed i 200mila euro per la crisi del comportato agricolo del latte e per la copertura delle spese appuntate dalla Corte dei conti per il mercato Ortofrutticolo-Cofa. Stesse cifre per i consumi dei Consorzi di bonifica e la sistemazione delle strade del Fucino. Infine, come ciliegina sulla torta, i fondi necessari alla progettazione della sede unica pescarese della Regione.Per gli amanti della precisione, il maxi emendamento sarà agganciato al progetto di legge numero 209 ("Riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa per l'implementazione del Progetto "Innotrans - Enhancing Transport Innovation Capacities of Regions"). E per chi si fa venire la curiosità sull'origine dei 10 milioni da distribuire a pioggia, la risposta si può trovare nelle complesse alchimie delle leggi di bilancio regionali partite con un forte handicap.A dicembre del 2021 la Corte Costituzionale, con la sentenza 235/2021, ha infatti imposto il dimezzamento (da 20 a 10 anni) dei tempi di rientro del disavanzo della Regione Abruzzo, dovuto a debiti macroscopici ereditati dalle passate amministrazione, che supera i 780 milioni di euro, con il conseguente raddoppio dell'importo delle rate che la Regione è costretta a pagare annualmente. Una rata lievitata da 39 a 78 milioni. Questo è l'antefatto che ha obbligato la Regione a rideterminare il piano di ammortamento del disavanzo. Ma nel frattempo, grazie a una gestione al risparmio delle risorse, lo stesso piano è tornato a essere ventennale con la conseguente liberazione della metà della maxi rata annuale: una differenza consistente, pari a 39 milioni di euro, che martedì permetterà di attivare una prima tranche di finanziamenti a pioggia su cui la maggioranza vanta un diritto di priorità. |
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