ROSETO Il Comune di Roseto ribadirà il proprio no alle Ferrovie sul progetto delle barriere antirumore. E lo farà in un incontro che dovrebbe essere fissato a breve. Prima, però, l'ente attenderà l'arrivo del verbale da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che in una riunione che si era svolta poco più di un mese fa a Roma aveva invitato l'azienda ferroviaria a rielaborare il progetto, che prevede l'installazione di pannelli, composti da barriere, che possono andare dai 4 fino a 10 metri di altezza. «Nel caso in cui il verbale tardasse ad arrivare», dichiara l'assessore all'urbanistica Orazio Vannucci, «solleciteremo l'organo, così che per metà mese potremmo inviare un invito alle Ferrovie per valutare nuove soluzioni». Nel corso della riunione dello scorso luglio al ministero delle Infrastrutture e trasporti, Vannucci propose alcune soluzioni alternative come investire su treni più silenziosi o su "vie di propagazione" con meccanismi per mitigare il rumore. Il prossimo incontro con i rappresentanti di Rfi sarà anche l'occasione per discutere di altre due questioni. Innanzitutto il Comune chiederà con urgenza l'eliminazione delle barriere architettoniche presenti alla stazione. Ad oggi, infatti, i disabili faticano a raggiungere il lungomare dalla Nazionale per via di alcuni ostacoli presenti lungo il tragitto, nel sottopasso e nel secondo binario. Inoltre sono di fatto impossibilitati a prendere il treno. O, nel migliore dei casi, riescono a farlo con difficoltà. Le Ferrovie hanno già previsto i relativi interventi nell'ambito della programmazione triennale 2019- 2021, senza però dargli quella priorità ritenuta necessaria dall'amministrazione rosetana. «Cercheremo di spingerli», assicura Vannucci, «ad effettuare un intervento che dal nostro punto di vista appare semplice ma urgente». L'altro argomento di cui si parlerà nell'incontro è il recupero dell'Arena 4 Palme. La struttura è di proprietà delle Ferrovie e il Comune, che al momento non ha risorse sufficienti per acquistarla, starebbe pensando ad un eventuale comodato d'uso per una gestione a lungo termine.