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Data: 12/02/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO

Ferrovia, un anno di ritardo il progetto di Rfi non piace. Il comitato Comferr ha riunito politici e cittadini: tutti chiedono un’alternativa. D’Alfonso: «I problemi posti sono reali» Bagnai: «La questione fondi da risolvere»

Confronto ieri a Chieti sulla velocizzazione ferroviaria Pescara-Roma. Il Comferr ha riunito cittadini, sindaci, parlamentari abruzzesi per presentare lo studio del professor Ramella sul rapporto costi-benefici del progetto Rfi e sul grave impatto che avrebbe sui territori. «Per la prima volta i cittadini hanno chiamato a raccolta i propri politici eletti nella regione. - ha affermato Gianni Di Labio del Comferr - Non siamo contro l'idea di velocizzare la Pescara-Roma, ma Rfi ha presentato un progetto devastante per il territorio che comporta diverse criticità e soprattutto senza un'alternativa. Al momento il Via non si è ancora espresso: ciò porterà circa un anno di ritardo mettendo a rischio anche la fattibilità del progetto stesso vista la scadenza che dà il Pnrr (dicembre 2026)». «I problemi posti sono reali. L'approccio è di una serietà educativa - ha detto Luciano D'Alfonso - poiché farà bene anche a Rfi. Esprimo encomio per i rappresentanti del comitato che anziché fare ululati, si sono messi a studiare e valutare punti di forza e di debolezza. Il progetto presenta invalidità che vanno affrontate e non zuccherate con gli avverbi e i giri di parole sulla paura di perdere le risorse. Non esistono opere pubbliche fatte contro il territorio. Serve ragionare e graduare le soluzioni».
«Ho depositato un'interrogazione parlamentare - ha aggiunto Daniela Torto - per chiedere a Salvini come mai ci sono continui riposizionamenti sia del Governo sia della Regione. Ho sempre pensato che l'opera è un volano economico per la regione, però così com'è stata progettata non va bene». «Siamo in una fase embrionale - ha precisato Alberto Bagnai - e il tema dei fondi deve essere ancora risolto. Serve una riflessione più organica su quali siano le strade migliori per far uscire l'Abruzzo dall'isolamento infrastrutturale». «Il progetto - ha ribadito Mauro Febbo - crea diverse problematiche e va modificato. I tempi si stanno protraendo troppo». «Non siamo contrari al progetto: offre possibilità economiche, ma anche di velocizzazione di spostamenti delle persone - ha chiarito il sindaco Diego Ferrara - non si può però ferire un territorio così riccamente antropizzato. Noi abbiamo offerto alternative inizialmente accettate da Rfi, poi inspiegabilmente non più considerate». «Il progetto è palesemente superficiale - ha aggiunto Vincenzo Ginefra - per cui va rivisto se vuole essere attuato». «L'opera è strategica per la città, ovviamente vanno affrontati tutti i problemi che ci sono - ha detto Luigi Febo - La variante di Brecciarola e Manoppello e l'interramento a Chieti Scalo della tratta. Oggi tutto va studiato in base alle esigenze del territorio». «È stato un confronto davvero utile - ha concluso il sindaco di Manoppello, Giorgio De Luca - nel quale si è ribadito che il progetto così come presentato da Rfi provocherebbe più danni che benefici ai Comuni. Per parte nostra siamo tornati a chiedere di percorrere l'ipotesi progettuale di Variante Interporto».

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