L'AQUILA «O ci si sbriga a portare a termine questa ferrovia o il treno lo perdiamo davvero e per sempre». Il duro commento arriva dal governatore abruzzese Marco Marsilio che ieri, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, ha voluto mettere un ulteriore punto alle polemiche che da mesi animano la discussione sulla velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara. Il costo del programma di investimento di potenziamento dell'intera linea, sottoposto a valutazione, è stimato complessivamente in 15,9 miliardi di euro e il suo completamento è previsto entro il 2032, come ha detto ieri Rfi. Marsilio si è poi rivolto direttamente ai rappresentanti dei comitati che contestano le modalità con cui si sta portando avanti la maxi opera: «Siete liberi di fare questa battaglia e provare anche a vincerla: fate ricorsi, incatenatevi ai passaggi a livello, stendevi sui binari, fate ciò che ritenete, ma i fondi non durano in eterno e devo farvi sapere che se vincerete scompariranno anche i fondi della coesione, che ricordo hanno un termine». In aula erano presenti anche i rappresentanti del Comitato Comfer, che hanno chiesto attraverso le opposizioni di essere ascoltati. Richiesta accolta dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che ha dunque convocato per martedì 30 aprile, alle ore 11, la Conferenza dei Capigruppo nel corso della quale saranno ascoltati insieme ai rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (Rfi). «Ci chiediamo perché la politica non ha ascoltato i territori, limitandosi a conciliare amministratori e sindaci ma non i cittadini. Vogliamo sapere perché non è stata presa in considerazione la "variante plus", perché non è stata portata avanti quella scelta progettuale - ha spiegato Katia Colalongo, presidente del Comitato Comferr - Non crediamo nel dibattito pubblico. Noi veniamo dal "vecchio" dibattito pubblico e alla fine è stato approvato il progetto originario e non quello emerso dal confronto».

Mentre il progetto continua a far discutere, con forti polemiche che si sollevano dai territori interessati, si va avanti per cercare di portare a termine la maxi opera. Ieri a Palazzo Silone ha ripreso il via il dibattito pubblico sul potenziamento della linea Pescara-Chieti. All'incontro hanno partecipato il presidente Marsilio, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, la componente della Commissione nazionale dibattito pubblico e relatrice per il Progetto, Andreina Scognamiglio, l'Amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio, il vicedirettore Generale Operation di Rfi, Vincenzo Macello, il coordinatore del dibattito pubblico, Roberto Zucchetti. Strisciuglio ha ribadito che «il piano di attività condiviso con la Regione mira ad avviare il dibattito pubblico di tutte le tratte dell'opera entro il 2024». Da giovedì 2 maggio partiranno gli incontri del dibattito pubblico per esaminare insieme ai cittadini e ai soggetti interessati le potenzialità del progetto e i suoi impatti sul territorio. Il potenziamento si estende per circa 16 chilometri di linea ed è articolato in tre lotti: raddoppio della Pescara Porta Nuova - San Giovanni Teatino, San Giovanni Teatino - Chieti, Chieti - Interporto D'Abruzzo.

Ad illustrare i passi successivi è stato il commissario Macello: «Oggi riprendiamo un dibattito pubblico che aveva avuto una sospensione di qualche mese proprio per consentirci anche di approfondire e sviluppare la fattibilità del progetto. Il dibattito verrà chiuso il 5 giugno di quest'anno e poi ci sarà l'avvio dell'iter autorizzativo a luglio, parallelamente andremo ad integrare il progetto con tutti gli elementi che ci serviranno per poi andare in gara a gennaio 2025, quando sarà concluso l'iter autorizzativo e ad aprile dello stesso anno potremmo indire la gara per appaltare i lavori, con la vera e propria consegna nei primi mesi 2026. Il primo dibattito pubblico che avvieremo intanto sarà quello fra Roma-Tagliacozzo, che prenderà il via a luglio di quest'anno».