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Data: 01/07/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Ferrovia, primo sì alla variante La Regione: ipotesi percorribile I sindaci: «Incontro positivo, pronto anche un piano di sicurezza per i binari vicino al fiume Pescara»

Ma il cambiamento del percorso dovrà essere valutato da Rfi: spiragli per le richieste dei cittadini


CHIETI Regione e Comuni interessati dal progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Pescara Roma al lavoro per eliminare le criticità di natura ambientale sollevate dai tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Italferr contro la variante interporto chiesta da Chieti e Manoppello. La soluzione trovata è quella di ampliare le aree di esondazione del fiume Pescara a monte dell'interporto, in modo di garantire un passaggio in sicurezza alla linea ferroviaria. Dopo mesi di incomprensioni e divergenze, Regione e Comuni sembrano ritrovare intesa. La Regione sposa la variante proposta dai Comuni di Chieti e Manoppello per la delocalizzazione del raddoppio sulla linea ferroviaria per l'interporto. L'incontro di ieri in Regione ha sancito il nuovo accordo.
IL PIANO Gli enti hanno dunque deciso di mettere in campo un progetto per mettere in sicurezza il territorio in caso di esondazione del fiume Pescara. La variante presentata da Chieti e Manoppello, infatti, prevede che la nuova linea ferroviaria sia dislocata in alcuni tratti troppo vicino al fiume. Bisogna fare in modo, dunque, che in caso di piena, il fiume abbia aree di esondazione sicure che non mettano a rischio il passaggio della ferrovia. Il piano prevede un ampliamento delle vasche di espansione a monte dell'interporto, attraverso una operazione che interesserà ulteriori 100 ettari di terreno. I Comuni di Chieti e Manoppello dovranno ora lavorare insieme al piano, che dovrà diventare uno studio in grado di abbattere i dubbi e le criticità sollevate da Rfi e Italferr.
PRIMO OK ALLA VARIANTE La soluzione individuata trova il plauso del sindaco di Chieti Diego Ferrara e di quello di Manoppello Giorgio De Luca. «Usciamo motivati dalla riunione tecnica che si è svolta in Regione», dicono, «perché è stato positivo il confronto con il direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, e i dirigenti dei settori coinvolti, i quali hanno confermato che la variante al lotto 1, quella dell'interporto o nota come variante dei cittadini, che abbiamo elaborato congiuntamente al fine di evitare l'impatto maggiore fra Brecciarola e Manoppello, è l'ipotesi migliore, con dei correttivi capaci di garantire anche la maggiore messa in sicurezza di tutto il territorio interessato dalle esondazioni».
SI ALLUNGANO I TEMPI Ferrara e il presidente del consiglio comunale teatino Luigi Febo aggiungono che «non si procederà prima della Via (Valutazione di impatto ambientale) e della conferenza dei servizi, ma la Regione è stata chiara nell'intenzione di provare a rendere concretizzabile la nostra variante, attraverso la realizzazione di nuove casse di espansione a monte. I problemi sulla nostra variante sono tutti risolvibili, perché la realizzazione di ulteriori casse di espansione risolve la sicurezza di una considerevole fetta di territorio dal rischio di esondazione e spiana la via alla revisione progettuale che dovrà fare Rfi». Ma se ciò non dovesse accadere, la Regione ha chiesto al Comune «di preparare una nutrita lista di richieste, al fine di alleviare gli impatti del progetto. Per riuscire nell'intento abbiamo più tempo, la Via richiederà infatti diversi mesi e a livello europeo è in itinere anche uno slittamento dei tempi del Pnrr. Restano comunque serrati quelli dello studio che ci appresteremo a fare sulle casse di espansione, un lavoro che seguiremo con le rispettive strutture comunali, i consiglieri che se ne sono occupati e la Commissione straordinaria dedicata, presieduta dal consigliere Vincenzo Ginefra».

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