Data: 26/11/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ferrovia Pescara-Roma esplode il caso espropri I residenti tornano a contestare il progetto «La "Variante Plus" è meno impattante»
L'OPERA NEL MIRINO
L'AQUILA «Bisogna fermare gli espropri e valutare la Variante plus, meno impattante e meno costosa rispetto al progetto che si sta portando avanti per il loro 2 del progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma». Lo continuano a gridare a gran voce i cittadini di Manoppello (Pescara), riuniti nel comitato Comferr, che domenica scorsa hanno radunato parlamentari, consiglieri regionali, alcuni rappresentanti istituzionali dei Comuni interessati e delle associazioni in occasione dell'iniziativa "Cambia-Menti". Un momento di confronto anche per fare il punto a pochi giorni dalla commissione regionale Vigilanza, convocata sul tema per giovedì prossimo su richiesta del consigliere regionale del Partito democratico Antonio Di Marco, che da mesi ormai attende questo incontro. Previste le audizioni di Andrea Borgia, Responsabile unico del progetto, Katia Colalongo, presidente del comitato Comferr ed Enrico Dolfi, direttore divisione ferroviaria Tua.
L'INCONTRO
I cittadini avevano richiesto un incontro con i vertici di Rete ferroviaria italiana (Rfi), ma ad oggi «nonostante le sollecitazioni arrivate sia dall'opposizione, con Di Marco in prima linea, sia dalla maggioranza, con il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, nessuno ha mai risposto alla nostra richiesta», hanno denunciato i rappresentanti Comferr. Al centro della tavola rotonda che si è tenuta domenica a Manoppello, organizzata proprio da Comferr e a cui hanno partecipato anche il deputato del Pd ed ex governatore abruzzese Luciano D'Alfonso e il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, oltre allo stesso Di Marco, la Variante plus proposta dal comitato. «Abbiamo parlato della Variante, fattibilità tecnica e volontà politica - ha spiegato Colalongo - Abbiamo smontato tutte le criticità sollevate, sottolineando che hanno occultato fino ad oggi tutte le opportunità della Variante, andando avanti con quello che dai cittadini è considerato uno scempio». C'è poi la questione economica: «Parliamo di una spesa tra gli 80 e i 112 milioni di euro, eppure ad oggi abbiamo una spesa in più di 225 milioni a cui vanno aggiunte anche le cifre per le "migliorie" sul territorio di Manoppello, che non rientrano nel progetto iniziale», ha aggiunto il presidente del comitato Comferr. «Dall'iniziativa organizzata a Manoppello sono emerse tutte le incongruenze che accompagnano l'opera di raddoppio della linea Pescara-Roma sin dall'inizio - hanno spiegato i consiglieri dem Di Marco e Paolucci - Mancanze che sicuramente incideranno anche sul parere del Comitato della Valutazione di impatto ambientale (Via), che si è svolto tre giorni fa: ad esempio quella del progetto esecutivo del lotto 2; ma anche la mancanza di un confronto con Rfi, che da maggio rifiuta di venire a parlare con i consiglieri regionali nonostante i nostri tanti inviti, l'ultimo è per giovedì, alla commissione Vigilanza, chiesta proprio per fare il punto sulla situazione. Per tutte queste ragioni non possono essere lasciati soli i cittadini». In questo momento di tensione, «grande assente» è proprio Rfi secondo i componenti del comitato Comferr e i consiglieri di opposizione: «Non è pensabile calare dall'alto un'opera che avrà un impatto enorme sulla vita delle persone e delle attività economiche di un'intera vallata e su cui ci sono tante incognite: a parte il progetto esecutivo, si supererà il problema del Morrone? Basteranno i fondi? Come si bypasseranno i problemi che genererà il pilone che si vuole fare su una zona delicatissima a livello ambientale prevista dal lotto 2? Ma soprattutto, perché non dare ascolto a una Variante che consentirebbe risparmi economici considerevoli. Perché espropriare zone non più interessate dal progetto a causa degli stralci concordati da Rfi con i Comuni? Alla commissione di giovedì, se Rfi non la diserterà, l'ardua sentenza».
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