Data: 19/01/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ferrovia, le accuse di Di Pangrazio Soldi solo per brevi tratti. «Noi esclusi, non me l'aspettavo. Lotta da portare avanti con forza». Protesta dopo la frana a Sante Marie
Il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio lancia un sasso nello stagno e critica l'osannato incontro dell'altro giorno a Roma a proposito della linea ferrata destinata a collegare i due mari attraversando l'impervia catena appenninica. Ovviamente il primo cittadino avezzanese non è certamente contrario alla sua validità strategica ma interviene sulla lentezza dei finanziamenti che, dice lui in un post diffuso ieri e trasmesso anche alle redazioni dei giornali, sembrano parziali e già varati ma solo per due tratti. Scrive dunque Di Pangrazio che «l'incontro di ieri voluto dai sindaci per fare chiarezza sulla Linea Veloce Roma-Pescara è stato importante per sapere finalmente come stanno le cose, ma lascia tantissime ombre su cui bisognerà lavorare con determinazione. Sono stato accolto insieme al consigliere Ernesto Fracassi (che sta in maggioranza ed è sindacalista proprio dei lavoratori che sono in ferrovia, ndr) e ai sindaci Vincenzo Giovagnorio e Gianfranco Di Piero dal vicedirettore generale di Rfi, Vincenzo Macello e certamente ho apprezzato la disponibilità e la competenza tecnica degli interlocutori. Con franchezza però, confesso di essere deluso e preoccupato. I fondi relativi ai lavori della tratta Avezzano-Tagliacozzo non ci sono. Al momento, abbiamo la certezza di uno stanziamento per i lavori di soli due lotti: Manopello (Interporto)- Scafa e Sulmona-Pratola Peligna. Il treno veloce era stato giustamente considerato una priorità strategica a livello governativo ed è vitale per il nostro territorio e per tutto l'Abruzzo. Per questo, il gioco di squadra, da più parti evocato (in primis dalla Regione), sarà cruciale per riportare sui giusti binari il progetto che tutti vogliamo. Mi auguro che le Istituzioni locali e Regionali siano al fianco della Marsica in questa battaglia».
Una sottolineatura che non mancherà di sollevare polemiche anche alla luce dei recenti avvenimenti di cronaca: proprio l'altra mattina infatti un convoglio diretto a Roma, attorno alle 13,30 è stato investito da una frana ed è riuscito a transitare attraverso il territorio marsicano solo per una casualità e per la perizia del conducente che non si è fermato. I lavori per rendere di nuovo la linea transitabile a ridosso di Sante Marie sono terminati ieri mattina. La sollecitazione di Di Pangrazio e degli altri due sindaci abruzzesi, dunque appare benvenuta ed è destinata ad ottenere chiarezza. A quanto confermano gli uffici avezzanesi e quelli che ieri hanno organizzato il viaggio romano di Di Pangrazio non era nota la circostanza che solo il finanziamento del tratto tra Scafa e Sulmona fosse operativo. Eppure, che la vicenda ferrovia sia ormai al centro delle opzioni governative è cosa nota. Come è ormai noto che sono stati avviati gli espropri dei terreni in zona Avezzano/Tagliacozzo. Ci si sta lavorando, insomma, ma mancano ancora i finanziamenti. Lo dice Di Pangrazio ma con chiarezza lo aveva anche sottolineato il documento ministeriale di ieri firmato dai responsabili nazionali di Ferrovie.
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