Data: 09/07/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ferrovia, l’incognita del Tar Marsilio: «Avanti lo stesso». Chieti chiede lo stop al bando di gara Il governatore: «Nessuna sospensione». Solo a novembre i giudici amministrativi si esprimeranno nel merito dell’opera
L'AQUILA Il progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Roma-Pescara va avanti: il rinvio da parte del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio sul ricorso presentato per l'annullamento degli atti del progetto per i lotti 1 e 2 non ha causato infatti alcuno stop all'iter delle gare. A ribadirlo è il presidente della Regione, Marco Marsilio. La messa a gara dei primi due lotti, per un valore di 478 milioni di euro, ha dato intanto il via all'accelerazione: i sindaci delle aree interne si sono detti fiduciosi sul completamento dell'opera e Marsilio ha confermato che la mediazione avviata dalla Regione tra gli amministratori e i rappresentanti dei ministeri e di Rete ferroviaria italiana (Rfi) sta portando a risultati positivi. «Non so chi abbia potuto pensare che la fissazione di un'udienza comporti una sospensiva: se la sospensiva non viene accordata, e non è stata accordata, è chiaro che tutto procede», ha sottolineato il governatore abruzzese, dopo che il Tar ha fissato per l'8 novembre prossimo un'udienza di merito per valutare la richiesta di sospensiva dei lavori per il raddoppio della Roma-Pescara, presentata da alcuni rappresentanti locali.
Il Tar, nella camera di consiglio del 5 luglio scorso, «ha accolto l'istanza cautelare del Comune di Chieti, ai soli fini della sollecita definizione del giudizio nel merito e ha fissato per la trattazione in sede di merito del ricorso presentato verso la stesura attuale del progetto, nell'udienza pubblica dell'8 novembre 2023», hanno precisato dall'amministrazione comunale di Chieti, in prima linea contro il progetto così come presentato. Una notizia particolarmente attesa nel territorio del Chietino: «Non è ancora la decisione definitiva sul nostro ricorso - hanno dichiarato il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e il presidente della Commissione consiliare sulla Ferrovia, Vincenzo Ginefra - aspetteremo con la dovuta premura la data dell'8 novembre, ma la fissazione della data dell'udienza di merito è un risultato importante per l'attenzione che i giudici amministrativi hanno deciso di dare alle nostre istanze, non ritenendole infondate, come si legge nel dispositivo dell'ordinanza».
DUBBI - Il ricorso nasce per dare voce «ai tanti e ragionevoli dubbi relativi all'impatto del progetto sul territorio»: i ricorrenti li hanno messi nero su bianco, chiedendo dunque una risposta super partes sull'opera. «Con le ordinanze di sospensiva che i Tar stanno emettendo anche per gli altri tratti che hanno generato mobilitazioni e polemiche non solo in Abruzzo - hanno aggiunto i rappresentanti del Comune di Chieti - si apre ora una fase di confronto concreto sull'opera e sulla sua fattibilità: noi non vogliamo fermarla, vogliamo che sia davvero utile e non ipotechi il nostro territorio».
LETTURA - Diversa la lettura che arriva dal presidente Marsilio, che ha spiegato: «L'ordinanza del Tar specifica proprio che questa decisione di non dare la sospensiva, ma di fissare a breve l'udienza viene fatta nella considerazione dei reciproci e contrapposti interessi, tra i quali ovviamente c'è l'interesse pubblico di realizzare un'opera importante, una ferrovia che io ritengo decisiva per il futuro del territorio, rispetto alla quale si attende serenamente il giudizio di merito. Nel frattempo è chiaro che si va avanti - ha proseguito il governatore - Fino ad oggi tutti i Comuni attraversati dal percorso e la Regione compresa hanno fornito l'intesa perché hanno riscontrato da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e da parte dei progettisti la volontà e la capacità anche di accogliere la sostanza delle obiezioni, intervenendo per mitigare il progetto, per fare in modo che il passaggio della linea e il suo potenziamento non solo produca un vantaggio oggettivo, ma una linea ferroviaria più potente, più capace di soddisfare i bisogni dei cittadini e degli utenti, anche portare maggiore economia sul territorio. In più ci sono a Manoppello, Scafa e Alanno una serie di opere pubbliche che sono state previste e condivise con Rfi». Da qui l'appello al Comune di Chieti: «Penso che debba fare e possa fare altrettanto: se poi preferisce mettersi di fronte ai tribunali per sostenere una sua posizione che è quella di una variante che è stata respinta in sede di valutazione di impatto ambientale proprio perché è peggiorativa sotto questo profilo rispetto alla scelta di affiancare la linea esistente con un altro binario, naturalmente è libero di fare le sue scelte».
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