Data: 08/08/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ferrovia, confermati i fondi per il raddoppio Opera già in fase di progettazione a breve l'apertura dei primi cantieri. Finanziamenti alternativi al Pnrr dalla Capitale garanzie all’Abruzzo
L'AQUILA Sono stati confermati i fondi per il finanziamento del progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara. È quanto emerso ieri a margine dell'incontro che il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto, ha avuto con i rappresentanti delle Regioni. Il tema al centro del dibattito è ancora legato alle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla scadenza, stringente, del 2026. Il vertice con il ministro ha riguardato in particolare le misure che presentano criticità attuative e rendicontative per le quali il Governo ha proposto dunque lo spostamento dal Pnrr. È stato dunque un primo confronto sulla bozza di revisione del Pnrr trasmessa proprio ieri formalmente alla Commissione Europea. Il ministro, nel corso dell'incontro, «ha confermato che nessun intervento sarà definanziato e che tutte le opere continueranno a essere realizzate senza nessuna interruzione». La proposta trasmessa alla Commissione «dovrà essere esaminata e solo dopo la sua approvazione si provvederà alla sostituzione della fonte di finanziamento».
RIUNIONE - Alla riunione ha partecipato il presidente della Regione, Marco Marsilio, che ha posto all'attenzione del ministro il problema dei finanziamenti necessari per la velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara, ricevendo ulteriori garanzie: «L'opera andrà avanti e i fondi arriveranno». Dopo l'uscita della direttrice Roma-Pescara dai fondi del Pnrr, l'attenzione si era spostata infatti sulle modalità di finanziamento. In questo senso è perentorio il commento del senatore di Fratelli d'Italia Guido Liris: «Laddove si prevede una realizzazione delle opere entro il 2026 verranno utilizzati i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma se si dovesse andare oltre questa data verranno utilizzate risorse dal Fondo per lo sviluppo e la coesione». Per la maxi opera è previsto un grande investimento, di circa 8 miliardi di euro, a fronte di una previsione di 6 miliardi annunciata inizialmente. Per il parlamentare abruzzese «poco interessa quale sia la fonte di finanziamento, che arrivino dal Pnrr o in termini di "vasi comunicanti" da fondi di coesione, c'è la regia del ministro Raffele Fitto che mira proprio a risolvere questo problema e lo sta dimostrando con i fatti. Se si riterrà di non dover utilizzare i fondi del Piano l'opera verrà comunque finanziata con le risorse Fsc: la sinergia proficua che si è creata tra il governo regionale e quello nazionale può davvero rendere possibile l'ammodernamento della rete infrastrutturale abruzzese. Nessun passo indietro».
LA GARA - Intanto, dopo la messa a gara dei primi due lotti, Interporto-Manoppello e Manopello-Scafa, sono in fase di chiusura anche le progettazioni tecnico-economiche delle tratte Pratola Peligna-Sulmona (raddoppio di circa 5,4 chilometri di cui 2,4 in variante) e Avezzano-Tagliacozzo (raddoppio di circa 15 chilometri in affiancamento), ma in questo caso i lavori dovranno essere finanziati poiché al momento una copertura non c'è. Ulteriori rassicurazioni erano arrivate già nelle scorse settimane dal viceministro Galeazzo Bignami: «Non c'è alcuna rinuncia del governo al progetto di velocizzazione. Le fonti di finanziamento saranno altre perché l'opera continua ad essere tra le priorità».
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