Data: 18/03/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Ferrovia, concluso il confronto: i cittadini sperano nella variante Nell'incontro di ieri con Rfi, i tecnici hanno approfondito la proposta dei Comuni di Manoppello e Chieti Sarà la conferenza di servizi a decidere.
E intanto si è parlato anche degli indennizzi per gli espropri MANOPPELLO La discussione sulla "variante dei cittadini", così com'è stata ribattezzata l'ipotesi che vorrebbe lo spostamento del tracciato ferroviario verso l'Interporto di Manoppello, ha chiuso il dibattito pubblico organizzato da Rfi sul raddoppio della linea ferroviaria tra Pescara e Roma, per le tratte Interporto - Manoppello e Manoppello - Scafa. Un dibattito, concluso ieri, che senza dubbio è servito per avvalorare la proposta dei residenti e dei comitati di cittadini, che chiedono una traslazione dei binari seguendo il progetto originario firmato sempre da Rfi nel 2008, in modo da evitare l'abbattimento di circa 60 abitazioni tra Manoppello Scalo e Brecciarola e l'impatto che il nuovo binario avrebbe sulla viabilità e sulla vivibilità dei territori coinvolti. I tecnici di Rfi, anche su sollecitazione dei comuni coinvolti, hanno portato nella sala dell'Aurum, davanti al presidente della provincia Ottavio De Martinis, al sindaco di Manoppello Giorgio De Luca, quello di Chieti Diego Ferrara e di Alanno Oscar Pezzi «uno studio accurato del tracciato alternativo proposto da Chieti e Manoppello che è stato approfondito fino alla sua ingegnerizzazione ed è stato anche arricchito da proposte di migliorie per affrontare eventuali problematiche relative all'esondabilità». Proprio l'esondabilità resta uno dei temi più delicati per la realizzazione della variante, che dovrà essere valutato con estrema attenzione in sede di conferenza di servizi, di fatto quella che avrà l'ultima parola circa la sua approvazione o meno. Nel frattempo, come anticipato già dalla coordinatrice del dibattito pubblico Iolanda Romano, la proposta sarà inserita all'interno della relazione che lei stessa dovrà redigere entro il 24 aprile e che consegnerà alla conferenza. «Starà agli enti proposti, con l'importante contributo dei temi emersi in questo percorso, valutare l'impatto economico e ambientale di ognuna delle alternative», ha spiegato Romano a conclusione del pomeriggio. Ieri c'erano alcuni rappresentati dei comitati Comferr e No variante Mulino, che in extremis hanno deciso di sospendere la manifestazione di protesta organizzata inizialmente, anche nel tentativo di stemperare gli animi. Tuttavia, nella seconda parte del pomeriggio, quello aperto alla cittadinanza, si è parlato anche degli eventuali indennizzi da riconoscere a chi dovesse subire un esproprio per consentire la realizzazione della nuova infrastruttura, e questo lascia intendere come la proposta di variante per il momento sia appunto una proposta e che il "pericolo" di demolizioni ed espropri non si possa ancora considerare neutralizzato. La decisione definitiva dovrebbe avvenire entro giugno, come anticipato qualche settimana fa dal commissario Vincenzo Macello, per poi avviare i lavori all'inizio del nuovo anno. |
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