Data: 09/03/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Fermate dei bus senza pensiline: «Noi, in attesa tra le auto in sosta» Disagi in centro e in periferia: le paline sono inesistenti oppure collocate al centro dei marciapiedi Anche gli autisti si lamentano per la sicurezza
L'allarme dei passeggeri: «Così le macchine ci investono. E in via Masci manca anche l'illuminazione» CHIETI Dalle fermate nel centro storico alle vie periferiche, occhi aperti quando si aspetta l'autobus. Per un pedone in attesa di prendere il bus, un attimo di disattenzione potrebbe causare uno spiacevole incidente quando le fermate sono sprovviste di pensiline o collocate sul ciglio della carreggiata.
IN CENTRO Sono tante le fermate di linea nel centro storico della città, ma sono altrettanto molteplici i pericoli a cui sono esposti i cittadini che attendono il servizio di linea. C'è il rischio di dover attendere il transito del bus a pochi centimetri dalla carreggiata, perché molte paline sono piantate sul ciglio della strada o sprovviste di pensiline. Un esempio è la fermata di piazza Garibaldi, davanti alla caserma Spinucci. «È collocata quasi in mezzo alla strada», dice Maria Rita Graziosi mentre attende l'autobus, «c'è il rischio di essere investiti dalle macchine». E i disagi per i pedoni continuano lungo via Pierantoni e proseguendo in piazza Matteotti, dove le auto in doppia fila non permettono ai pedoni di attendere in sicurezza il transito del servizio. «Spesso è colpa della maleducazione degli automobilisti», dice Giancarlo Grossi alla fermata della piazza, «sui marciapiedi riservati ai pedoni ci sono sempre le macchine e noi pedoni siamo costretti a buttarci in mezzo alla strada». Anche in via Arniense le macchine in sosta ostacolano la sicurezza dei pedoni, oltre che bloccare spesso il traffico. «Con le macchine in doppia fila bisogna per forza attendere in strada», dice Goffredo De Pasquale che si chiede: «Dovrei aspettare vicino la palina, ma come faccio?». Disagi anche alla fermata di via Valignani, una delle pensiline più frequentate dagli studenti. «Molti ragazzi attendono in mezzo alla strada», dice Alessandro Trugli, studente delle industriali, «spesso preferiamo arrivare a piedi al capolinea perché il marciapiede è stretto e non basta per tutti». La città è tappezzata di fermate e, nonostante la comodità del servizio, per i cittadini il problema è rappresentato dalle «condizioni in cui si trovano», dice Moreno Marzoli, «usare il bus è comodo, ma ci deve essere più interesse per la sicurezza dei pedoni».
IN PERIFERIA Spostandoci nelle vie periferiche le condizioni delle paline non migliorano. È via Solferino la strada più critica per prendere l'autobus. Lungo la via, coperta dalla linea 8/, sono frequenti le paline del bus che, però, si collocano quasi tutte a ridosso della strada. Attendere il servizio può essere quindi rischioso per un pedone, costretto ad attaccarsi al guardrail, a pochi centimetri dalla carreggiata. Si aggiunge poi la mancanza di illuminazione notturna: una problematica riscontrata dai cittadini lungo via Masci, strada coperta dalla linea 7. «La sera è pericoloso perché le macchine non riescono a vedere bene le persone che scendono o salgono dal bus», dice Anna Gesualdi, «in quella strada le macchine corrono troppo». E tra le fermate della linea 7 la più pericolosa è la palina che si trova a pochi passi dal vivaio e dalla rotonda del centro commerciale, sprovvista di pensilina e di piazzola di attesa per i pedoni che si trovano a dover rimanere attaccati al palo, per non incorrere in spiacevoli incidenti.
Anche gli autisti si lamentano per la sicurezza
Anche gli autisti del trasporto pubblico criticano la mancanza di pensiline alle fermate degli autobus e le condizioni di alcune fermate dei bus cittadini. Spesso, infatti, si trovano anche loro in difficoltà nel riuscire a fare manovra per garantire una fermata in sicurezza per i viaggiatori che salgono e scendono dai mezzi. «A volte è problematico persino trovare uno spazio lungo la strada per accostarsi con il mezzo», dice Marcello Consorte, autista della Panoramica, «i viaggiatori spesso sono costretti ad attendere il transito quasi in mezzo alla strada, perché non c'è neppure uno stallo di attesa o perché gli automobilisti parcheggiano davanti alla palina».
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