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Data: 14/06/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Faccia: «No alla proposta di sostituire la funivia». Il consigliere delegato alla montagna boccia l'idea del Pd di una cabinovia

GRAN SASSO
E' un affondo senza mezzi termini quello del consigliere comunale delegato alla montagna Luigi Faccia in merito alla proposta del Pd di sostituire la funivia con un'ovovia. Le ragioni del no, per Faccia, derivano dall'esperienza maturata in 45 anni di professione sul Gran Sasso. «Un'ovovia - spiega - sull'attuale tracciato della funivia, in caso di una bufera degna del suo nome, potrebbe finire direttamente a mare e recuperata dalle parti di Tortoreto. Certamente si voleva parlare della nuova tipologia d'impianto chiamata "Cabinovia 3S" dove 3S è l'abbreviazione della parola tedesca dreiseil (Trifune). Le cabinovie trifuni combinano i vantaggi delle cabinovie tradizionali con quelli delle funivie a va e vieni, come quella sul Gran Sasso, dotate di grande stabilità in caso di forte vento. Sono impianti ad ammorsamento automatico, con cabine fino a 35 posti ciascuna e una capacità oraria che può arrivare a 6.000 persone. È indubbiamente un impianto desiderabile, ma dobbiamo capire, con molta onestà, che è sovradimensionato per l'attuale comprensorio turistico».
Troppo alto per lui inoltre il costo medio di realizzazione e non ci sarebbero neanche le condizioni di sicurezza. Faccia fa presente che con questa cifra si potrebbe invece portare a termine la Scindarella - Montecristo, composta da più impianti, visto il finanziamento già disponibile per la telecabina Scindarella Fossa di Paganica. Questo per lui porterebbe ad uno sviluppo a 360 gradi del comprensorio, aprendo a tante altre attività oltre lo sci e aumentando la sicurezza.
Altro argomento affrontato da Faccia è quello dei vincoli e richiama l'intervento in Comune del presidente del Parco che ha sostenuto che la sostituzione della funivia è possibile. Faccia ricorda anche il 2015 quando, in occasione delle autorizzazioni necessarie per la costruzione della nuova seggiovia Fontari, il Comitato Via della Regione, a seguito dell'opposizione delle sigle ambientaliste, impose il ritorno alla progettazione del 2013 rispettando fedelmente il vecchio tracciato, respingendo di fatto un miglioramento in termini di sicurezza e di fruibilità.
TELECABINA
«Riguardo- spiega- alla telecabina 3S, tanto reclamata dalla sinistra in Consiglio Comunale e sulla stampa, va fatto notare che, per questioni tecniche ben note ai più, non potrà seguire la stessa linea dell'attuale funivia. Quindi non sarà una sostituzione ma un nuovo impianto con un percorso diverso e maggiore lunghezza. In conclusione, posso solo rispondere a chi dice che la priorità è salvare Campo Imperatore, che le azioni messe da loro in campo hanno prodotto l'esatto contrario. La costante enfasi sulla sicurezza, il pericolo, sulla possibile strage e la strumentalizzazione politica della chiusura dell'impianto hanno causato danni di immagine incalcolabili, molto evidenti a chi vive e lavora in zona con strascichi anche in tutta la regione e fuori dai suoi confini».

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