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Data: 01/03/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

E Alitalia annulla il volo Pescara-Milano delle 7 L'effetto virus svuota anche gli aerei. E il commercio fa i conti con la crisi La Cna di Pescara e Chieti chiede ai maggiori Comuni di rinviare le tasse locali

L'AQUILA Il coronavirus svuota le città e i negozi e lascia a terra gli aerei. Alitalia ha deciso di sospendere per una settimana il volo delle ore 7 Pescara-Milano, con ritorno alle 22 (continuerà regolarmente il volo che parte da Pescara alle 16,30, con ritorno il giorno dopo alle 16).Domani il volo delle 7 partirà regolarmente, ma non ci sarà quello di ritorno. Da martedì sarà sospeso anche quello delle 7, resterà il voto delle 16,30. Per la compagnia di bandiera il motivo della sospensione sarebbe il crollo delle prenotazioni. Intanto il commercio fa i conti con la crisi da "allarme epidemia".

STOP ALLE TASSE. Varare misure urgenti a favore delle imprese, sotto forma di dilazione e riduzione delle principali tasse locali. A rivolgere la richiesta ai Comuni di Pescara, Montesilvano, Spoltore, Città Sant'Angelo e Penne è Cristian Odoardi, presidente della Cna di Pescara: «In questo momento contrassegnato dall'emergenza Coronavirus, è il caso che le principali amministrazioni comunali del nostro territorio valutino la possibilità di varare misure che aiutino il sistema produttivo a reggere l'impatto di una vicenda che, comunque la si pensi, condiziona l'opinione pubblica. Con una conseguente caduta verticale di presenze negli esercizi commerciali e nelle botteghe artigiane, e perdita di incassi».Per Odoardi, «basta girare per le nostre città in questi giorni, o entrare nei negozi, per rendersi conto di quanto pesante sia il condizionamento dell'opinione pubblica di fronte ai quotidiani bollettini che si diramano dalle varie zone d'Italia interessate. L'Abruzzo, al momento, appare marginale rispetto ai focolai più significativi, tuttavia gran parte delle attività produttive appare colpita a fondo, a partire da commercio e turismo: un settore, quest'ultimo, in cui il timore di dover fare i conti, nei mesi prossimi, con gravi flessioni di prenotazioni e fatturato, è tutt'altro che infondato».

SOS IMPRESE. E a chiedere un segnale di attenzione è anche il direttore della Cna di Chieti, Letizia Scastiglia, secondo cui «la forte e non so quanto giustificata ondata di paura che colpisce l'opinione pubblica in questo momento di emergenza nazionale, tra segnali spesso tra loro contraddittori se non addirittura confusi, lascia sul campo, sotto gli occhi di tutti, lo svuotamento progressivo delle nostre città.Svuotamento di presenze che colpisce tutti i luoghi della socialità, ma che, in particolare, penalizza pesantemente le attività commerciali e artigianali, soprattutto nei centri storici».Per la Cna serve un segnale forte da parte delle amministrazioni: «I comuni di Chieti, Lanciano, Vasto, San Salvo, Francavilla, Ortona, San Giovanni Teatino, Guardiagrele e Atessa, con maggiore popolazione e maggiore concentrazione di attività produttive, devono intervenire subito con il rinvio, se non la riduzione della tassazione locale a carico delle attività produttive».

STATO DI CALAMITÀ. L'Ascom chiede al Governo e al presidente della Regione, Marco Marsilio, di «agire in fretta e dichiarare lo stato di calamità. Solo il settore delle gite scolastiche muove un business da 316 milioni di euro», sottolinea Annalisa De Luca, presidente regionale delle imprese femminili, e dell'Ascom di Chieti, «viaggi di istruzione sospesi, eventi e manifestazioni pubbliche annullati, come il carnevale di Venezia o spostati come il salone del Mob


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