Data: 03/09/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Draghi lancia accuse ai no vax: i loro attacchi odiosi e vigliacchi Con due «sì» il presidente del Consiglio ha delineato l'estensione del tanto discusso Green pass
Il ministro della Salute, Speranza, conferma: «A settembre via alla campagna per la terza dose» ROMA Per il vaccino contro il Covid scatterà l'obbligo, quando verrà dichiarato da Ema e Aifa non più farmaco emergenziale ma ordinario, e si va anche verso l'introduzione della terza dose. Con due secchi «sì», il premier Mario Draghi ha risposto sul tema, delineando questo scenario e anticipando poi l'estensione del Green pass, alla luce di una campagna vaccinale che è al 69% e, da programma, punta a coprire l'80% della popolazione entro la fine di settembre. O addirittura l'85%, come si sono sbilanciati i ministri al suo fianco a Palazzo Chigi, alla vigilia del monitoraggio che dovrebbe confermare l'Italia tutta in zona bianca ad eccezione della Sicilia, gialla. Senza mezzi termini è stata anche la condanna del presidente del Consiglio della «violenza particolarmente odiosa e vigliacca» dei no vax contro «chi fa informazione e chi è in prima linea a combattere la pandemia». Parole accompagnate dall'ormai consueto invito a farsi iniettare il vaccino contro un virus che ha causato la morte di altre 62 persone nelle ultime 24 ore in Italia, con 6.761 contagiati. A fine settembre si partirà con la terza dose per i soggetti fragili, ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Per ora la quota di chi ha ricevuto la prima dose è poco sopra il 60% in alcune aree come Bolzano (record negativo al 61%), la Sicilia (63%) e nella fascia 30-39 anni non si raggiunge il 70%, tuttavia Draghi e la sua squadra puntano su due dati positivi: il 91,5% del personale scolastico immunizzato e la forte adesione alla campagna dei giovani sotto 30 anni. Questo, ha detto il premier, «ci permette di affrontare con una certa tranquillità e minore incertezza dell'anno scorso l'apertura delle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità». «E si potrà tornare a sorridere», ha aggiunto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, confermando che nelle classi in cui tutti sono vaccinati si potrà evitare la mascherina. Una scelta che, però, secondo la leader di FdI Giorgia Meloni «è priva di giustificazione scientifica, visto che i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati». Per ora docenti e personale scolastico, così come i viaggiatori delle tratte a lungo raggio, sono vincolati al Green pass, che vale 12 mesi e si potrà ottenere anche con test salivari, grazie a un emendamento approvato dalla Commissione affari sociali della Camera. In futuro riguarderà anche altri settori. «L'applicazione del Green pass mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta», ha notato Draghi, chiarendo che con Speranza «da tempo» sta «discutendo» e «l'orientamento» è quello di «estendere» l'uso del certificato vaccinale: «Per decidere quali settori dovranno averlo prima eventualmente faremo una cabina di regia come è stato chiesto dal senatore Salvini ma la direzione è quella».
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