Data: 31/08/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Dopo Milano addio Torino: c'è lo stop al volo invernale Il presidente Catone: «Nessuna comunicazione ufficiale da parte di Ryanair» Il deputato D'Alfonso accusa: «È diventato uno scalo aereo a mezzo servizio»
PESCARA La notizia dello stop al volo invernale Pescara-Torino di Ryanair è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Così affermano dai piani alti della Regione. Nessuno, dal Vittorio Catone, presidente della Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo, a Marco Marsilio, presidente della Regione che è socio di maggioranza dell'ente gestore, la conferma o la smentisce.Sta di fatto che sul portale on line per prenotare voli da Pescara per Torino e viceversa, le date si interrompono bruscamente dal 5 novembre prossimo per riprendere solo a marzo del 2024 e solo per i giorni 15, 17, 22, 24 e 29 di quel mese. Poi più nulla.È difficile supporre che possa trattarsi di un disservizio meramente tecnico ma, allo stesso tempo non c'è alcuna certezza che si tratti del secondo schiaffo, nel giro di pochi mesi, allo scalo aereo abruzzese, già abbandonato dal vettore Ita, ex compagnia di bandiera, che garantiva il collegamento tra Pescara e l'aeroporto di Linate.Dopo Milano addio anche a Torino: è la notizia, anticipata ieri dal Centro.it, che alle 17 di ieri ha mandato in fibrillazione la Saga, a partire dai componenti del Cda all'oscuro di tutto, e poi innescato un tam tam di telefonate. «Non ne sapevano nulla», afferma al telefono un consigliere di amministrazione che non nasconde lo sconcerto. Neppure Marsilio ne era al corrente, e come lui anche l'assessore regionale al Turismo, Daniele D'Amario, ha dichiarato di non saperne nulla. Non c'è motivo per non credere a queste risposte raccolte a caldo, visti gli impegni economici presi di recente in Consiglio regionale per stanziare fondi e far tornare sui propri passi la compagnia Ita. Ma sul nuovo fronte delle defezioni, quello di Ryanair e del volo per Torino, più che mai utile e funzionale ai manager di Stellantis impegnati in Val di Sangro, si parla di messaggi che la compagnia area starebbe già inviando ai clienti per spiegare che lo stop ai voli della stagione invernale, da poco reintrodotti, è legato a motivi commerciali. Cioè a un numero non sufficiente di passeggeri. La parola a questo punto va a Catone.«Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla compagnia, pertanto non possiamo né confermare né smentire la cancellazione del collegamento da e per Torino». Così dice il presidente della Saga, «abbiamo appreso soltanto dai social e dagli organi di stampa dell'impossibilità di prenotare nuovi voli dal mese di novembre, ma non avendo ricevuto nessuna informazione ufficiale e diretta dalla compagnia», continua, «preferiamo non esprimerci. Certamente sarà nostra premura avere un confronto con il vettore».Immediata la replica di Luciano D'Alfonso: «Il volo Pescara-Torino cesserà di esistere il prossimo 5 novembre. Dopo la scomparsa del collegamento con Milano Linate, l'Abruzzo perde un'altra destinazione fondamentale per la sua economia. Complimenti alla Regione Abruzzo», è il commento sarcastico del deputato del Pd alla notizia che la tratta con il capoluogo piemontese risulta non più prenotabile sul sito di Ryanair a partire dai primi di novembre.«A questo», prosegue l'ex presidente della Regione, «si aggiunge il fermo stagionale di altri nove collegamenti operati dalla compagnia irlandese: Alghero (disponibile fino al 30 settembre), Barcellona (ultimo volo il 25 ottobre); Cracovia, Trapani e Malta (termine fissato al 27 ottobre); Praga, Varsavia, Memmingen e Dusseldorf (non più prenotabili dopo il 28 ottobre)».«Non si sa», spiega D'Alfonso, «se e quando queste mete torneranno raggiungibili dall'Abruzzo. In pratica lo scalo sarà sottoutilizzato almeno fino ad aprile: un aeroporto che per sei mesi all'anno funziona a mezzo servizio non è utile alla collettività».Intanto perdura l'assenza di una figura fondamentale per lo scalo quale quella del direttore generale - accountable manager, la cui mancanza si protrae da oltre 13 mesi. E il deputato dem conclude sempre ironizzando: «Viene il dubbio che il presidente in scadenza Marsilio voglia utilizzare la pista di atterraggio per fare jogging. Non si spiega altrimenti la distrazione palesata verso una delle infrastrutture cardine della regione».
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