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Data: 21/11/2019
Testata Giornalistica: NEWS TOWN
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Dl sisma, emendamento per contributo di 4 milioni ad AMA

 

Spunta un emendamento al Decreto sisma incardinato in commissione Ambiente alla Camera dei Deputati che, se approvato, potrebbe dare una importante boccata d'ossigeno all'Ama, l'azienda del trasporto pubblico locale partecipata al 100% dal Comune dell'Aquila.

Si tratta dell'emendamento 9.0226 che recita testualmente: 

"Dopo l'articolo 9, inserire il seguente: Art. 9-bis. (Modifiche all'articolo 3 del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113)   

1. All'articolo 3 del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2016, n. 160, dopo il comma 1, è inserito il seguente:   

1-bis. Per l'anno 2020, al fine di garantire la copertura dei maggiori costi del servizio di trasporto pubblico locale, connessi alle conseguenze del sisma, è altresì assegnato in favore del Comune dell'Aquila un contributo straordinario dell'importo complessivo di 4 milioni di euro.   

2. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai Fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma 'Fondi di riserva e speciali' della missione 'Fondi da ripartire' dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2020, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero".

Viene previsto lo stanziamento di un contributo di 4 milioni di euro spalmati su un triennio che aggiusterebbe i bilanci dell'Ama, permettendo, così, di ridiscutere la contrattazione di secondo livello dei 137 dipendenti che hanno dovuto sopportare un taglio di oltre 800mila euro l'anno pari a circa 300 euro al mese di decurtazione sulle buste paga mensili. 

E' di qualche giorno fa l'approvazione in Consiglio comunale della ricapitalizzazione della società partecipata per 1.3 millioni di euro con annesso il piano industriale che, come detto, prevede l'azzeramento della contrattazione di secondo livello; d'altra parte il capitale sociale di Ama, che aveva chiuso gli ultimi tre bilanci in negativo e che patisce perdite per oltre 600mila euro al settembre scorso, è stato completamente eroso e, non si fosse proceduto con la ricapitalizzazione, la società sarebbe stata posta in liquidazione, col rischio concreto della privatizzazione del servizio.

Il Comune dell'Aquila è intervenuto con un primo provvedimento sostitutivo del contributo regionale azzerato nel 2016, stanziando 900 mila euro nell'ottobre 2018; dunque, è stato approvato un addendum al contratto di servizio che ha assicurato alla società 1 milione e 200 mila euro l'anno in più dal 2020 e fino alla scadenza fissata nel 2027, oltre 9 milioni e 600 mila euro che si sono aggiunti al milione e 200 mila euro che era stato già riconosciuto con una variazione di bilancio a valere sul 2019. Infine, la ricapitalizzazione con annesso un nuovo piano industriale che ha portato al taglio della contrattazione di secondo livello. 

In Consiglio comunale, i consiglieri di maggioranza e di opposizione avevano fatto appello alla Regione, sollecitando la Giunta ad intervenire per dare respiro all'azienda consentendo così all'amministratore unico di potersi sedere al tavolo con i sindacati per ridiscutere la contrattazione di secondo livello; in questo senso, è arrivata l'apertura dell'assessore al bilancio Guido Quintino Liris: d'altra parte, la Regione, di fatto, sostiene il trasporto pubblico locale nelle altre città, a Pescara come a Chieti, attraverso i servizi offerti da TUA. Non si è fatto cenno, però, all'emendamento al Decreto sisma che il sindaco Pierluigi Biondi ha condiviso con il governatore Marco Marsilio affinché fosse inserito nel pacchetto di modifiche proposte al Governo: un provvedimento che ha trovato la convergenza bipartisan, oltre che di Fratelli d'Italia, anche del Partito Democratico e di Italia Viva - non della Lega, a quanto si è appreso - e che, dunque, si spera possa essere approvato

Così fosse, i 4 milioni di euro permetterebbe di rimettere in sesto le casse dell'azienda, di tenere fede agli impegni assunti con i 137 lavoratori dell'azienda in ordine alla contrattazione di secondo livello e di proseguire il piano di investimenti che dovrà rilanciare una società che, ad oggi, perde 120mila euro al mese. 


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