PESCARA Il treno è da prendere al volo. Su dove e come si può discutere, ma sul fatto che il raddoppio della ferrovia Pescara-Roma sia un'occasione che l'Abruzzo non può permettersi di perdere sono tutti d'accordo. E proprio il discutere, il confronto con amministratori e cittadini, è la rivoluzione che precede la realizzazione del progetto di Rfi. La nuova era è iniziata ieri con l'apertura del dibattito pubblico, previsto dal Dpcm 76 del 2018, che si concluderà tra 45 giorni. Alla presentazione in conferenza stampa delle fasi dell'iniziativa, che riguarda i lotti Interporto-Manoppello e Manoppello-Scafa, hanno preso parte il presidente della Regione Marco Marsilio, il commissario straordinario di Governo Vincenzo Macello, la coordinatrice del dibattito pubblico Iolanda Romano, e, da remoto, la presidente della commissione nazionale dibattito pubblico Caterina Cittadino e il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, trattenuto a Roma per impegni legati alla guerra in Ucraina. «Dopo decenni di marginalità - ha detto il presidente della Regione Marsilio in apertura della conferenza - la stella polare deve essere il treno. Bisognerà cercare di minimizzare gli impatti anche se qualcuno dovrà pur esserci quando si fanno raddoppi».
I DETTAGLI Prima di prendere il treno veloce, però, passerà del tempo, non molto in verità. Il progetto dei primi due lotti, inseriti nel Pnrr che detta il calendario, dovrà concludersi entro agosto 2026. Il commissario Macello tiene i conti delle tappe di un'operazione da oltre un miliardo. «Il gruppo di lavoro costituito nel 2020 ha riferito - ha condiviso le soluzioni in base a obiettivi di mobilità: tratta transappenninica da percorrere in due ore, velocizzazione del tratto Avezzano-Roma per il pendolarismo quotidiano, un treno ogni 30 minuti da Pescara a Sulmona. I tempi sono stretti. Secondo un programma di massima i cantieri apriranno nel 2023». È un'agenda fitta di impegni anche quella prevista per il dibattito pubblico coordinato da Iolanda Romano. Che spiega: «Nei prossimi 45 giorni terremo incontri informativi e di approfondimento su temi come espropri, barriere antirumore e altro, e tavoli tecnici. Al termine, ci saranno due relazioni da presentare alla commissione nazionale dibattito pubblico e alla conferenza dei servizi. A quel punto Rfi indicherà quali modifiche apportare al progetto. Gli interessati potranno presentare contributi scritti, che chiamiamo quaderni degli attori, della lunghezza massima di 5 cartelle e con 5 foto». Da Roma, l'intervento di Caterina Cittadino, presidente della commissione nazionale dibattito pubblico, saluta la giornata importante per l'Abruzzo: «L'intervento tanto atteso darà un forte impulso allo sviluppo. Mi auguro che il progetto sia il più inclusivo possibile». Il Ministro Giovannini, reduce da una riunione alla Camera, non fa mancare la sua vicinanza all'Abruzzo. Parla di G20, di infrastrutture sostenibili. E, a sorpresa, annuncia che ci sarà l'avvio del dibattito pubblico anche per il tratto di ferrovia da Pescara all'Interporto di Manoppello per consentire di beneficiare di altre accelerazioni del Pnrr». Seconda in Italia, dopo la circonvallazione di Trento, e unica nel centro sud. Prima ancora di essere realizzata, la ferrovia veloce Pescara-Roma ha già conquistato un primato tra le grandi opere pubbliche per le quali è stata attivata la procedura del dibattito pubblico.