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Data: 16/11/2019
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE
    IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

Dipendenti in ferie forzate: «E’ interruzione di pubblico servizio» Un’importante sentenza emessa in Tribunale a Campobasso sulla vicenda processuale che vedeva nella veste di imputato Paolo Larivera De Matteis, in qualità di legale rappresentante di Atm

Si è conclusa alle 15,30 di oggi (15 novembre 2019) presso il Tribunale penale di Campobasso (Giudice Roberta D’Onofrio) l’importante vicenda processuale che vedeva nella veste di imputato Paolo Larivera De Matteis, in qualità di legale rappresentante di Atm spa, l’importante società concessionaria di trasporto pubblico che l’11 febbraio 2015 aveva messo in ferie forzate i propri dipendenti di fatto determinando un’interruzione del pubblico servizio di trasporto. Condotta questa, considerata reato penale ex art. 340 c.p. e sanzionata con la condanna per l’imputato a mesi 3 di reclusione con pena sospesa e non menzione. Nello stesso giudizio erano state individuate quali persone offese il Comune di Montemitro, il Comune di Montefalcone nel Sannio e il Comune di Tufara, rappresentato dall’allora sindaco p.t. Donato Pozzuto che si è anche costituito parte civile per tutelare gli interessi dei propri concittadini, rappresentato e difeso dall’avvocato Gaetano Caterina (foto in basso). L’importante sentenza assume rilievo in quanto, malgrado l’ATM avesse sostenuto che l’interruzione fosse stata determinata dall’omesso e/o ritardato pagamento di alcune voci contrattuali da parte della Regione Molise tale assunto non ha prodotto il risultato sperato in quanto il Tribunale ha ritenuto che la condotta posta in essere integrasse l’ipotesi di cui all’art. 340 c.p.  Nella sentenza il Giudice ha disposto che il risarcimento richiesto nella misura di 100.000,00 euro da parte del Comune di Tufara debba essere liquidato in autonomo giudizio civile. Suscita perplessità la circostanza che malgrado l’11 febbraio 2015 tutti mezzi di trasporto di ATM spa dei bacini di Termoli, Campobasso e Isernia non abbiano effettuato corse, la Giunta della Regione Molise di allora non abbia inteso costituirsi parte civile pur essendo la maggiore danneggiata dalla condotta posta in essere.

Ci si chiede ora, in prossimità del nuovo bando di gara per l’assegnazione del nuovo servizio di trasporto pubblico, quale rilevanza possa avere l’odierna sentenza di condanna.


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