Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 21/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Dipendente Ama sale sul tetto. Tensione per i tagli agli stipendi. Clima rovente nell'azienda del trasporto pubblico locale, i familiari convincono l'uomo a scendere Scontro tra i sindacati (che hanno abbandonato il tavolo delle trattative) e Berardi

L'AQUILA Si respira un "clima rovente", all'interno dell'Ama, l'azienda della mobilità aquilana, dove i 130 dipendenti rischiano, da gennaio, il taglio di oltre 300 euro al mese dagli stipendi. I sindacati, in rotta con l'amministratore unico Giammarco Berardi, hanno abbandonato il tavolo delle trattative sul piano di ristrutturazione aziendale. Una notizia che ha scaldato gli animi e gettato nello sconforto un lavoratore aquilano di 53 anni che, ieri mattina, è salito per protesta sul tetto della sede, a Pile, minacciando di gettarsi. «Un'iniziativa spontanea di un singolo», hanno spiegato i colleghi, legata anche a problemi personali. Ma intanto monta la rabbia, tra il personale della partecipata del Comune, che chiede il rispetto degli impegni presi dal sindaco Pierluigi Biondi.

IL GESTO ECLATANTE. Rientrato al lavoro dopo un periodo di malattia, il dipendente dell'Ama ha inscenato ieri una protesta eclatante: è salito sul tetto della sede dell'azienda, tra la sorpresa generale dei colleghi, e ha minacciato un gesto estremo. La direzione ha immediatamente allertato i carabinieri e la polizia municipale e sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e un'ambulanza del 118. Grazie all'arrivo dei familiari e ai colloqui con le forze dell'ordine, l'uomo è stato alla fine convinto a desistere ed è sceso dal tetto. Alla base del gesto ci sarebbero motivi legati alla propria situazione lavorativa, esasperati dalla notizia, ricevuta in mattinata, della rottura del tavolo sindacale che si sta occupando dei tagli agli stipendi.

LA VERTENZA. Il Comune nelle scorse settimane ha approvato la ricapitalizzazione della società per 1 milione e 300mila euro, ma nel piano di risanamento dell'Ama è prevista anche la cancellazione della contrattazione di secondo livello: per i 130 dipendenti questo significa un taglio sugli stipendi di oltre 300 euro al mese. I lavoratori si sono subito mobilitati e lo scorso novembre la protesta è esplosa con un presidio mattutino sulla statale 17, davanti alla sede di lavoro. Il sindaco Pierluigi Biondi si è quindi impegnato, a detta dei sindacati, a far prorogare la contrattazione di secondo livello fino alla stipula del nuovo accordo aziendale, prevedendo anche l'istituzione di una commissione chiamata ad armonizzare il piano di ricapitalizzazione con il contrato di servizio.

LO SCONTRO. Secondo i sindacati, che accusano l'amministratore unico Berardi, la trattativa ha preso un'altra rotta: chiedono il rispetto degli accordi presi e solo quando il quadro degli accordi sarà chiaro torneranno a sedersi al tavolo del confronto. «L'azienda», hanno affermato sindacati e Rsa, «vuole il nostro scalpo. Vuole produrre un accordo prima che si producano gli atti. Noi non ci stiamo». Pronta la replica da parte di Berardi, che ritiene che i rappresentanti dei lavoratori vogliano arroccarsi sulle loro posizioni: «Nonostante il grande sacrificio economico fatto dai cittadini aquilani che, nell'ultimo anno, hanno visto fuoriuscire dal bilancio comunale 3 milioni e mezzo in favore di Ama», ha spiegato Berardi, «le rappresentanze sindacali, dopo aver rigettato la proposta aziendale presentata nella precedente riunione, hanno presentato un verbale di assemblea dei lavoratori, datato 12 dicembre 2019, sottoscritto da meno di un terzo dei dipendenti (39 su 129 totali), contenente una controproposta nella quale sostanzialmente chiedevano di mantenere i livelli retributivi previsti nella contrattazione di secondo livello anche per i primi 2 mesi del 2020. Hanno scelto di non ascoltare le proposte dei vertici aziendali», ha sottolineato l'amministratore Berardi, «giudicate da loro "irricevibili" ancor prima di conoscerne i dettagli e gli eventuali aggiustamenti possibili a saldi invariati, con il blocco del turn over».


www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it



 
Federazione Italiana Lavoratori Trasporti CGIL AbruzzoMolise - Via Benedetto Croce 108 - 65126 PESCARA - Cod. Fisc.: 91016710682 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
1509719