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Data: 21/11/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

«Diciamo no ai femminicidi» La ministra Roccella sul bus del numero antiviolenza 1522 «Teniamo alta l'attenzione al di là della celebrazione di una data simbolica»

Il progetto viene presentato questa mattina all'Aquila con il sindaco Biondi


Sdegno, rabbia, inquietudine. E poi ancora impotenza, dolore. Ogni volta che un femminicidio sale alla ribalta delle cronache riteniamo giustamente che abbia la stessa importanza di qualsiasi altro atto di violenza nei confronti delle donne. È innegabile, però, che la storia di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a pugnalate dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, e abbandonata in una scarpata della Val Caltea, a Barcis, in Friuli, abbia scosso le coscienze in maniera particolare. Un impatto devastante sull'opinione pubblica e la necessità di una profonda riflessione sul tema.A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne sarà l'Abruzzo il luogo in cui la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, a lanciare la campagna di diffusione del numero verde 1522, a disposizione delle donne vittime di violenza. L'iniziativa, alla presenza del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e dell'assessore alle Pari Opportunità, Ersilia Lancia, è promossa dal Comune dell'Aquila in collaborazione con l'azienda di trasporto pubblico locale Ama. L'appuntamento è per oggi alle 11.15 in piazza Battaglione degli Alpini, per un incontro con la ministra Roccella, il sindaco Biondi e l'assessore Lancia, che subito dopo saliranno a bordo di uno degli autobus dell'Ama allestiti con la pubblicità del 1522. La campagna prende il via in vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma il 25 novembre.«Ma il progetto», spiegano il sindaco Biondi e l'assessore Lancia, che ringraziano per la collaborazione l'Ama e l'assessore ai Trasporti, Paola Giuliani, «prevede che la diffusione del numero verde attraverso i mezzi del trasporto pubblico sia cadenzata durante tutti i periodi dell'anno». "Non è solo il 25 novembre", recita infatti il cartellone di iniziative contro la violenza promosso dal Comune dell'Aquila, «e questo è un segnale importante», commenta la ministra Roccella, «per tenere alta l'attenzione sulla violenza contro le donne al di là della celebrazione di una data simbolica».IL PARTITO DEMOCRATICO«Il femminicidio di Giulia Cecchettin segni un'inversione di tendenza, un cambiamento vero e tangibile. Che sia profondo, e parta dagli uomini nei confronti di loro stessi»: lo dichiarano Daniele Marinelli, Marielisa Serone D'Alò, Lorenza Panei e Saverio Gileno, rispettivamente segretario e responsabile Diritti del Partito democratico abruzzese, portavoce delle Democratiche regionali e segretario dei Giovani democratici abruzzesi. Marinelli, Serone D'Alò, Panei e Gileno proseguono: «È necessario un impegno che sia complessivo, tutte e soprattutto tutti sono chiamati in causa per un'azione che sia incisiva e di lunga durata. Scuola, educazione e formazione vanno mobilitate perché agire attraverso la repressione è fondamentale ma non basta. È la cultura del patriarcato, che nega alle donne libertà e opportunità, che crea le premesse del dominio e delle violenze, che va sradicata. La mobilitazione deve valere anche per i livelli istituzionali: se è giusto l'appello della segretaria del Pd, Elly Schlein, ad approvare una legge nazionale che introduca l'educazione al rispetto e all'affettività in tutte le scuole d'Italia, la stessa azione deve essere condotta tra l'altro dalle Regioni. Una proposta analoga negli obiettivi a quella tratteggiata da Schlein in Abruzzo esiste, è stata elaborata dalla Conferenza regionale delle Democratiche con il supporto dei Giovani Democratici, l'ha recentemente ricordato il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci. Il Consiglio regionale la faccia propria e l'approvi. È l'occasione di dare un contributo concreto in una battaglia di civiltà».

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