Data: 14/06/2020
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO |
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Denuncia dei sindacati: “Sati fa controllare i biglietti a bordo, ma è vietato”
La Sati spingerebbe i propri autisti a controllare i biglietti a bordo degli autobus, pratica vietata dalle norme anti coronavirus. È la denuncia dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti che hanno scritto ai vertici regionali, alla Prefetta, al Questore e alle forze di polizia. Secondo quanto riportano i sindacati “l’impresa concessionaria del trasporto pubblico regionale Sati Spa in data odierna ha provveduto a formalizzare una disposizione di servizio indirizzata a tutto il proprio personale dipendente con la quale dopo aver rammentato che il personale di guida in base alla declaratoria del profilo contrattuale, deve effettuare anche le attività di vendita e verifica dei titoli di viaggio, ha disposto che gli stessi autisti debbano comunque continuare ad assicurare l’attività di verifica dei titoli di viaggio a bordo dell’autobus e di vendita dei titoli di viaggio a terra”. Le organizzazioni sindacali ricordano che in base alle norme anti contagio da covid-19 è sospesa la vendita e il controllo dei titoli di viaggio a bordo, nonché l’attività di bigliettazione a bordo da parte degli autisti. È del tutto evidente – prosegue la segnalazione – il tentativo peraltro alquanto goffo ed irrispettoso nei confronti delle Istituzioni, di raggirare quelle disposizioni e quelle norme emanate allo scopo di contrastare e contenere la diffusione del virus covid-19. Prevedere infatti che l’autista non debba vendere i biglietti a bordo dell’autobus, ma debba ugualmente assicurare l’attività di verifica dei titoli di viaggio sempre a bordo dell’autobus e soprattutto la vendita dei titoli di viaggio a terra, rappresenta una violazione delle norme, oltre che una provocazione inaccettabile. Peraltro l’autista dovrebbe effettuare tali operazioni in un contesto di sicurezza che le condizioni precarie delle fermate dislocate nel territorio regionale (gran parte delle quali, come è noto, non autorizzate) sicuramente non consentirebbero. Per non parlare delle ricadute e delle ripercussioni sui ritardi che si andrebbero a determinare”. I sindacati ricordano poi le disposizioni attuate dalla Regione Molise e infine precisano che “lo stesso direttore del Dipartimento trasporti Manuele Brasiello è già dovuto intervenire per contestare, stigmatizzare e smentire categoricamente il comportamento analogo assunto da altre imprese concessionarie di trasporto che avevano dato disposizioni al proprio personale di guida affinché si continuasse ad effettuare la vendita dei titoli di viaggio”. |
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