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Data: 21/01/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

De Martinis pronto a bloccare i Tir. Il sindaco di Montesilvano pensa a un’ordinanza contro la deviazione del traffico pesante sulla statale Adriatica

Smog e danni al manto d’asfalto che ospiterà il Giro d’Italia alla base dell’iniziativa, prudenti i colleghi dei Comuni costieri


MONTESILVANO Contro il disagio e i malesseri causati dallo smog, i tre sindaci costieri DeMartinis di Montesilvano, Scordella di Silvi e Perazzetti di Città Sant’Angelo si sentiranno oggi, per decidere se varare l’ordinanza anti-Tir alla quale sta lavorando da giorni De Martinis. Come dire: a mali estremi, estremi rimedi, considerato che la situazione sulla statale 16 da Montesilvano a Silvi, passando per Marina di Città Sant’Angelo si fa ogni giorno più drammatica. Bloccare i Tir? Si può fare secondo il primo cittadino di Montresilvano, pronto a cavalcare come pretesto i danni al fondo stradale causati dal traffico pesante, che potrebbero avere come conseguenza l’annullamento della prossima tappa del giro d’Italia. Prudenza tra alcuni dei colleghi costieri. Matteo Perazzetti primo cittadino angolano: «È vero che la centralina Arta, il giorno 18 ha valutato scadente la qualità dell’aria, ma per emettere l’ordinanza anti-Tir, occorre che i valori denuncino, per 3 giorni consecutivi, il superamento dei livelli di smog, polveri sottili, benzene ed altri veleni. Secondo il mio punto di vista, l’ordinanza resterà chiusa nel cassetto, almeno per ora». In attesa del mini vertice di questa mattina, resta il fatto che da oltre un mese i residenti di corso Umberto stanno combattendo una dura battaglia, che per ora li vede soccombenti. «Contro questo male da traffico, - spiega l’edicolante Giancola - i tre sindaci costieri devono attrezzarsi con la massima urgenza. Da settimane mi nutro di smog e polveri sottili e questo avvelenamento tocca direttamente anche i ragazzini delle elementari, che passano due volte al giorno sul marciapiede davanti alla mia edicola. Il loro benessere va tutelato, perché saranno i cittadini di domani».

LE VOCI «Anche noi - fa notare Amanda, la dinamica direttrice del negozio Magazzini del popolo - siamo costretti a respirare questi veleni. Cerchiamo di chiudere l’ingresso, ma se entra un cliente questo si riapre e tanta solerzia si annulla». Insomma la via Crucis (su corso Umberto) - causata da una lunga coda di tir incolonnati in direzione nord - non accenna a diminuire. La statale 16 si è trasformata in una letale camera a gas. Attuare il blocco (qualcosa si verificò circa 30 anni fa) però spezzerebbe in due tronconi il traffico sull’Adriatica con i Tir fermi e i prodotti deperibili bloccati sui camion. Incalcolabili i danni all’economia, al turismo e a tutto l’indotto.


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