Data: 04/11/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Dalle 22 si resta dentro casa I divieti scattano da domani Stop agli spostamenti, mezza Italia diventa zona rossa. L'Abruzzo spera nelle misure soft I primi a chiudere nei fine settimana sono i centri commerciali. Tre le fasce delle restrizioni
Il nuovo Dpcm è pronto. Ma prima che il decreto diventi ufficiale - l'entrata in vigore è prevista per domani, 5 novembre fino al 3 dicembre - c'è da superare uno scoglio: stabilire quali sono le "zone rosse" che, stando ai numeri, rischiano di essere molte ed estese. Ed è proprio su quest'ultimo punto che il confronto politico si è fatto serrato. Scatta il coprifuoco su tutto il territorio nazionale, dalle 22 alle 5 del mattino e torna l'autocertificazione, necessaria per attestare gli spostamenti per motivi di lavoro o di salute, nelle fasce orarie proibite. L'intento è non paralizzare il Paese. Anche per questo sono stati creati tre livelli di intervento: regioni a basso rischio (zone verdi), a medio rischio (arancioni) e ad alto rischio (rosse), sulla base dell'indice Rt di trasmissibilità del contagio e di altri 21 parametri tecnici. Alle 22 di ieri la suddivisione era questa. Zona rossa: Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta. Zone arancioni: Puglia, Liguria. Il Veneto dovrebbe rientrare in questa fascia ma si sta discutendo se lasciarlo nella zona verde. Anche la Campania potrebbe finire nella zona rossa. Nella zona verde andrebbero tutte le altre regioni, compreso quindi l'Abruzzo, salvo peggioramento e cambiamenti dell'ultim'ora. Tra le misure che riguardano la scuola, l'obbligo di didattica a distanza al 100% per gli istituti secondari di secondo grado, mentre nelle regioni rosse la dad verrà utilizzata già dalla seconda media. Chiusi musei, mostre, come i centri commerciali, ma solo nei festivi e prefestivi.
LOCKDOWN LIGHT. Così lo ha definito il Governo, «cucito su misura sartoriale sulle varie zone». Un blocco graduale, tarato sulla base degli indici di rischio con provvedimenti che saranno valutati su base settimanale e avranno la durata minima di 15 giorni: se una regione entra in zona arancione o rossa, vi resterà per almeno due settimane. Il meccanismo di ingresso e uscita dalle diverse aree sarà basato su criteri di valutazione oggettivi, ma il ministro della Salute potrà adottare, d'intesa con il presidente della regione, delle ordinanza specifiche per prevedere «l'esenzione dell'applicazione di una o più misure restrittive», anche solo in alcune zone del territorio regionale.
ZONE VERDI. Scatta, su tutto il territorio nazionale, il coprifuoco dalle 22 alle 5, quando saranno consentiti «esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». E in ogni caso, è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Torna anche l'autocertificazione: per uscire di casa dopo le 22 occorrerà attestare un valido motivo di lavoro, necessità o salute. Il Governo ha optato anche per la chiusura dei musei e delle mostre e per la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, ad eccezione delle attività dei laboratori, che verranno svolte in presenza. Le lezioni, nelle scuole dell'infanzia, elementari e medie, saranno in aula, ma con uso obbligatorio delle mascherine per i bambini dai 6 anni in su. Nei giorni festivi e prefestivi saranno chiusi i centri commerciali e le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, dei generi alimentari, di tabacchi ed edicole, inseriti tra i servizi essenziali, che non possono essere interrotti. Cambia anche il coefficiente di riempimento massimo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, che passa dall'80% al 50%. Bar e ristoranti saranno obbligati a chiudere alle 18, con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica. Stop anche a tutti i concorsi, con la sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni «ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica». Chiusi anche i corner scommesse, sale giochi e slot machine nei bar e nelle tabaccherie. Verrà favorito il ricorso a più elevate percentuali di smart working, sia nella pubblica amministrazione che nelle aziende private. Il Governo, infine, ha deciso di sospendere anche tutte le crociere delle navi passeggeri con bandiera italiana.
ZONE ARANCIONI. Dove il contagio supera i livelli di guardia e le strutture sanitarie risultano in sofferenza, le aree definite arancioni o a medio rischio, sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla regione, salvo per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza, mentre verranno consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza e il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza. Vietato, inoltre, ogni spostamento in un Comune diverso da quello di residenza, tranne che per salute, lavoro, studio e situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Chiusi tutti i servizi di ristorazione, tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
ZONE ROSSE. Qui lo scenario cambia con il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla regione e all'interno del territorio stesso, sempre salvo necessità e urgenza. Verranno chiusi i mercati di generi non alimentari e i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie ed edicole. Serrata anche di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: restano consentite la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto. Sospese anche tutte le attività sportive, comprese quelle dei centri all'aperto. È consentito fare delle passeggiate in prossimità della propria abitazione, ma solo individualmente, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina, Infine, sì allo sport, ma solo all'aperto ed in forma individuale. Dalla seconda media scatterà l'obbligo di didattica a distanza. Sospese le attività di parrucchieri, barbieri ed estetisti.
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