ROMA Automobilisti con il fiato sospeso. In molti aspettano il taglio dei prezzi dei carburanti per fare il prossimo pieno di benzina, ma lo sconto promesso dal governo difficilmente si concretizzerà prima di martedì. Il decreto taglia-prezzi, che per diventare operativo deve prima essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, necessiterebbe ancora di alcune limature. In ballo una diminuzione di 25 centesimi al litro sulle accise, che per effetto del conseguente alleggerimento dell'Iva si tradurrà in uno sconto di una trentina di centesimi per ogni litro di carburante che finirà nel serbatoio della macchina. Con i costi alle stelle di verde e gasolio, ormai nettamente sopra la soglia dei due euro, il tempo stringe.
LE ALTERNATIVE Per questo il governo avrebbe pronto anche un piano B, nel caso in cui il provvedimento taglia-prezzi dovesse incontrare ulteriori ostacoli sul suo cammino. Se i tempi per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto anti rincari dovessero allungarsi, allora si procederà in due fasi. Scatterà prima uno sconto di 8,5 centesimi, grazie al decreto interministeriale Mef-Mite attuativo dell'accisa mobile prevista nella legge di Bilancio del 2008, che è già pronto. Dopodiché, per portare l'asticella a 25 centesimi, arriverà l'integrazione prevista dal decreto taglia prezzi. Quest'ultimo, nella peggiore delle ipotesi, dovrebbe entrare in vigore entro la fine della settimana prossima. Una decisione definitiva verrà presa domani. Se lunedì il provvedimento annunciato da Draghi dovesse risultare ancora incagliato, allora il governo potrebbe decidere di mettere in pista un primo salvagente contro i rincari della benzina. C'è da considerare che al taglio di 8,5 centesimi va aggiunto il 22% di Iva, il che porta lo sconto complessivo previsto dal decreto Mef-Mite a 10,4 centesimi. A ogni modo, le misure sulla benzina avranno una durata di 30 giorni: si naviga a vista e l'idea è di monitorare l'andamento dei prezzi prima di autorizzare eventuali proroghe. Fa i calcoli la Cgia di Mestre: «Con la riduzione di 25 centesimi del prezzo alla pompa, la verde è destinata a scendere da 2,18 a 1,93 euro al litro e il gasolio da 2,16 euro al litro a 1,91. L'operazione dovrebbe costare attorno agli 800 milioni di euro». Ma la Cgia chiede di far risparmiare agli automobilisti 19 centesimi in più al litro per la benzina e 13 centesimi in più per il gasolio. Critiche anche le associazioni dei consumatori, secondo cui il governo avrebbe usato le forbici per le unghie al posto del machete per tagliare i costi della benzina. Così Assoutenti: «Taglio ingeneroso, i prezzi dei carburanti sono cresciuti del 50% rispetto allo scorso anno, e la durata del provvedimento, solo 30 giorni, appare insufficiente». Ma il decreto taglia prezzi agisce anche sui rincari delle bollette. Con l'estensione del bonus sociale passeranno a 5 milioni le famiglie aiutate (1,2 milioni in più rispetto a oggi). Per le aziende la possibilità di rateizzare le bollette per i consumi energetici. Più nel dettaglio, per quanto riguarda le famiglie, per il periodo che va dal primo aprile al 31 dicembre di quest'anno, il valore dell'Indicatore della situazione economica equivalente per l'accesso ai bonus sociali elettricità e gas salirà da 8.265 a 12.000 euro. Lato imprese: quelle con sede in Italia potranno richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici (ma solo quelli relativi ai mesi di maggio e giugno di quest'anno) che potranno essere corrisposti in 24 rate mensili al massimo. Un intervento pensato per venire incontro alle tante fabbriche che, per via dei costi esorbitanti dell'energia, in queste ultime settimane si sono ritrovate costrette a sospendere la produzione, in attesa di rinegoziare i prezzi dei prodotti in lavorazione con i clienti finali. Per contrastare la minore liquidità conseguente alle rateizzazioni interverrà Sace, che potrà rilasciare garanzie fino a un massimo di nove miliardi di euro agli istituti di credito. Previsti poi vari crediti d'imposta a sostegno delle attività economiche, per l'acquisto di energia elettrica da utilizzare tra aprile e giugno e per le imprese che comprano gas.