MARTINSICURO «Gli impegni per garantire la fermata ferroviaria a Martinsicuro restano, a prescindere da quelli che sono stati gli sviluppi». Risponde così Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla giunta regionale, alla nota in cui il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni chiedeva che fine aveva fatto le promesse per la stazione ferroviaria di Martinsicuro auspicate tempo fa con impegni ben precisi per poi cadere nel dimenticatoio. «La convenzione con Rfi", spiega D'Annuntiis, «non è stata mai sottoscritta in quanto la passata giunta regionale, autoproclamatasi "veloce", non ha mai formalizzato di impegnarsi con la quota parte del 50%. I fondi necessari sono stati dirottati, probabilmente, in zone "forti" del territorio abruzzese, e questo non è il primo caso. La nuova giunta, dietro alle sollecitazioni dell'amministrazione comunale di Martinsicuro, ha subito ripreso le interlocuzioni con Rfi per addivenire ad una soluzione positiva della vicenda. Ad oggi, anche alla luce dei nuovi scenari ed assetti del sistema infrastrutturale Rrgionale, c'è l'impegno a tenere tra gli obiettivi principali tale intervento». I "fondi scomparsi" si riferiscono alla primavera del 2017 quando nell'ufficio di presidenza della Regione a Pescara si era tenuta una riunione per parlare della fermata di Martinsicuro, con l'allora presidente Luciano D'Alfonso, alcunui consiglieri regionali e l'allora sindaco truentino Paolo Camaioni. Nel corso dell'incontro la Regione aveva promesso di contribuire alla realizzazione della fermata con circa un milione di euro, residui dei fondi Masterplan, mentre un altro milione sarebbe stato stanziato da Rfi (Rete ferroviaria italiana), che avrebbe provveduto anche alla progettazione. Sono trascorsi due anni e nulla si è mosso.