Data: 31/12/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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D'Amico: «Trasporto pubblico gratuito in tutta la regione»
Il candidato di Patto per l'Abruzzo: progetto realizzabile, può migliorare la qualità della vita PESCARA Parte il confronto sulle idee. Luciano D'Amico cala subito l'asso della sua campagna elettorale e lancia per primo la sfida a Marco Marsilio e al centrodestra. Il candidato presidente dell'ampia coalizione Patto per l'Abruzzo spiega in anteprima al Centro il suo progetto di trasporto pubblico gratuito per l'intero territorio regionale. Non è una trovata elettorale ma una idea realizzabile, spiega D'Amico nell'intervista che segue in cui fonde una doppia esperienza professionale. Quella di docente universitario di Economia aziendale unita alle conoscenze attinte sul campo del trasporto pubblico locale, quando è stato presidente della società regionale Tua, che egli stesso ha creato. Bus e treni regionali gratis per lavoratori e studenti pendolari, anziani e anziane in pensione, e non solo loro: è questa la scommessa che dà il via al confronto. Professor D'Amico, la sua proposta è talmente impattante da apparire una boutade. Perché non è così?Le assicuro che è un progetto realizzabile che può davvero migliorare notevolmente la qualità della vita di tutti gli abruzzesi. Il Trasporto pubblico locale gratuito risponde a tre distinte esigenze: economica, sociale e ambientale. Economica, perché l'utilizzo dei mezzi pubblici è molto diffuso tra gli studenti, i pendolari e in genere altre categorie economicamente svantaggiate; negli ultimi due anni l'inflazione ha ridotto il potere di acquisto di un buon 20%, rendendo difficile, ad esempio e pur con le attuali agevolazioni, per una famiglia monoreddito poter sostenere il costo dell'abbonamento necessario per mandare i propri figli a scuola. Sociale, perché il diritto alla mobilità nel 2024 è del tutto assimilabile ai diritti alla salute e all'istruzione, essendo un diritto essenziale che non può essere limitato per chi non può utilizzare il mezzo privato. Inoltre, in una regione come l'Abruzzo, in cui aumenta sempre più la spaccatura tra zone interne e zone litoranee, la necessaria ricucitura deve prevedere la possibilità di muoversi agevolmente per superare la separazione e offrire agli abruzzesi che vivono nelle zone interne gli stessi diritti e le stesse opportunità di chi vive sulla costa. Infine ambientale, perché il traffico automobilistico è responsabile di una quota assai significativa di emissione di gas climalteranti e la sostenibilità dei sistemi di trasporto può essere raggiunta solo trasferendo quote crescenti di passeggeri dal mezzo privato al pubblico.Il perché, quindi, è chiaro. Lo è altrettanto il come? Ci faccia capire bene. Il costo dell'intera operazione per la totalità della regione Abruzzo è stimabile in circa 30 milioni di euro, pari all'incasso da bigliettazione di tutto il Trasporto pubblico regionale, sia quello su gomma sia quello su ferro, e rappresenta meno del 20% del totale costo del servizio, già ampiamente finanziato sia con fondi nazionali che regionali. Tale costo può trovare copertura nella eliminazione dei costi connessi alla emissione dei biglietti e alla relativa verifica, in un progressivo recupero di efficienza da proporre a tutti gli operatori, con una accurata revisione della spesa e la riduzione dei finanziamenti a pioggia. La realizzazione concreta è relativamente semplice, poiché è necessaria solo la trasformazione delle attuali concessioni e contratti di servizio dallo schema a Net Cost (costo netto, ndr), in cui la Regione Abruzzo, concedente, eroga un contributo chilometrico e lascia ai concessionari il ricavo da bigliettazione, allo schema Gross Cost (costo lordo), in cui il concedente acquista direttamente a costo pieno i chilometri del servizio erogato, eliminando, a tutto vantaggio dei concessionari, qualsiasi rischio commerciale collegato alla bigliettazione. Le poche esperienze già realizzate si sono rivelate generalmente un successo, sia in termini di aumento del numero dei passeggeri sia di riduzione del traffico, grazie al minore ricorso all'automobile privata. Così a Dunkerque, dove la gratuità del Tpl è stata avviata il 1° settembre 2018, il numero dei passeggeri è aumentato dell'85% (65% nei giorni feriali e ben 125% nei festivi) e dei nuovi passeggeri ben il 48% ha rinunciato all'uso del mezzo privato. Analogamente ad Aubagne, in Provenza, l'incremento registrato è stato pari al 135% in tre anni. Effetti positivi sono stati riscontrati anche in Lussemburgo, che dal 2020 offre il Trasporto pubblico gratuito su tutto il proprio territorio, mentre le sperimentazioni condotte in numerose città della Germania hanno mostrato una riduzione del numero delle auto circolanti e un miglioramento dei tempi di percorrenza.Ci sono esempi simili anche in Italia?Sì, anche in Italia gli esperimenti condotti nelle città di Genova, Terni, Alba e Potenza sembrano aver portato a risultati positivi. L'Abruzzo, Regione verde d'Europa, non può non dotarsi di un sistema di mobilità sostenibile che, attraverso la progressiva sostituzione del trasporto privato con quello pubblico, riduca le emissioni di gas serra e al contempo renda effettivo il diritto alla mobilità per tutti i propri residenti. Così come l'Abruzzo, regione turistica, non può non sfruttare la leva strategica del Tpl gratuito per tutti coloro che ne fanno luogo di vacanza e di rigenerazione |
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