Data: 12/07/2023
Testata Giornalistica: IL PESCARA |
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D'Alfonso (Pd): "Il governo toglie 845 milioni di euro al raddoppio ferroviario Pescara-Roma: uno scempio senza precedenti" Il deputato riferisce di un taglio effettuato dal ministero degli interni guidato da Salvini
Intanto 'ringrazia' Marsilio "e soci per essersi fatti scippare i fondi senza battere ciglio" “Tagliati dal ministero delle Infrastrutture 845 milioni di euro per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara”. A denunciare quello che definisce un vero “scempio senza precedenti” è il deputato Pd Luciano D'Alfonso che fa sapere di aver già presentato un'interrogazione insieme al collega Marco Simiani al ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini. Nel dettaglio, riferisce il deputato, sarebbero stati tolti 568 milioni per le tratte Interporto d’Abruzzo-Chieti-Pescara e 277 milioni per le tratte Sulmona-Pratola Peligna e Tagliacozzo-Avezzano. “Sono questi i grandi risultati della magica armonia tra governo nazionale e amministrazione regionale tanto sbandierata da Marsilio e soci?”, si chiede D’Alfonso, commentando il documento ministeriale dell’8 giugno sul “Primo atto integrativo al Contratto di Programma 2022-2026 - parte Investimenti. Informativa ai sensi dell’art.15, comma 2 bis del decreto legislativo 5 luglio 2015, n. 112”. “Con questo provvedimento - incalza - vengono ridotte risorse pari ad oltre 2,5 miliardi di euro, fondi già stanziati per la realizzazione di infrastrutture prioritarie per il Paese. Si tratta di opere attese da anni dai territori, progetti che rappresentano strumenti fondamentali per la realizzazione di collegamenti moderni e funzionali, necessari per la crescita economica e occupazionale di zone vaste e diversificate”. Tale scelta sostiene D’Alfonso, sarebbe stata motivata da “esigenze di finanza pubblica legate a pretestuosi e non ben individuati ritardi nella progettazione (imputabili quindi anche a Rfi), finalizzate ad un reimpiego delle risorse sottratte per la realizzazione di altre opere situate prevalentemente (guarda caso) nelle regioni del nord”. Il risultato per lui è che “diventa evidente come il governo abbia di fatto penalizzato alcuni territori rispetto ad altri, modificando finanziamenti già approvati dal Cipess. Si tratta infatti di una decisione unilaterale assunta dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dopo un confronto con il ministero dell’Economia e delle finanze e con il dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica della presidenza del consiglio dei ministri, che interrompe di fatto l’iter progettuale e realizzativo di moltissime opere”. “Con questa interrogazione – conclude spiegandone i contenuti - intendiamo sapere quando e con quali atti verranno reintrodotte le risorse tagliate, pari ad oltre 2,5 miliardi di euro. Intanto ‘ringrazio’ Marsilio e soci per essersi fatti scippare 845 milioni senza battere ciglio: evidentemente è più importante non disturbare il manovratore, anche a scapito dell’economia abruzzese”. |
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