TERAMO Rivedere il progetto della linea ferroviaria Pescara-Roma, che così come pensata di fatto «rischia di isolare il nostro territorio». A chiederlo è il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto che ricorda come l'amministrazione comunale, fino all'estate scorsa, aveva allacciato contatti con il Comune dell'Aquila con l'obiettivo di mettere in campo azioni comuni che scongiurassero l'estromissione dei due capoluoghi dal progetto. «Ora la questione torna di preminente attualità, anche in ragione dell'annunciato stanziamento di circa 7 milioni di euro per realizzare l'ipotesi Pescara-Roma», spiega il Comune in una nota, «ed è chiaro il nostro dissenso su un'idea progettuale che di fatto taglia fuori dalla direttrice tutto l'Abruzzo Nord-orientale e, per quanto ci riguarda, sia la città capoluogo che l'intera provincia di Teramo. Si è a conoscenza dell'iniziativa dell'Aquila che si sta attivando per la realizzazione di una bretella ferroviaria che colleghi la città alla linea. Ma siamo convinti che non si debba ricorrere a soluzioni parziali e parcellizzate e che vadano individuate invece soluzioni alternative e più sistematiche, per prospettare lo sviluppo della linea con una direttrice che comprenda il territorio teramano e anche quello aquilano, per servire tutte le città capoluogo abruzzesi».Per questo l'amministrazione comunale annuncia la volontà di chiamare a raccolta su questa questione tutte le realtà istituzionali, economiche, produttive, sindacali e sociali, «per dare vita a una mobilitazione tesa a sensibilizzare i decisori e a far valere le ragioni del territorio». Della problematica saranno inoltre investiti anche i consiglieri regionali teramani e aquilani, «chiamati ad assumere posizioni chiare e decise».