Data: 07/06/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB |
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'Cura Abruzzo 2' al palo, Marsilio furente no fondi, nuova tegola dopo stop misura 1. Grana che segue impugnazione governo su seconda trance di aiuti 'ruggini' tra burocrati?
L’AQUILA - Per il momento il “bazooka” abruzzese, per mutuare un’espressione cara al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è caricato a salve. I circa 70 milioni di euro del “Cura Abruzzo 2”, la seconda legge varata dal consiglio regionale – astenute le opposizioni – per sostenere imprese, enti locali, famiglie e studenti per le difficoltà connesse all’emergenza coronavirus, sarebbero in gran parte ancora bloccati per mancanza di copertura finanziaria.
E questa preoccupazione, per il governatore Marsilio e la sua squadra, si va ad aggiungere alla gatta da pelare legata ai chiarimenti da inviare al Governo nazionale alla luce della impugnazione fatta ieri su alcune nome del “Cura Abruzzo”, il primo “treno” di misure economiche anti-covid approvato lo scorso primo aprile dall’Assemblea regionale. E che la preoccupazione sia forte emerge dalla iniziativa dell’ex senatore io Fratelli d’Italia che ha preso carte e penna ed ha scritto una lettera dai toni duri al suo staff e ai dirigenti regionali, per molti una vera e propria strigliata, per velocizzare il lavoro finalizzato all’approvazione del rendiconto 2019, atto propedeutico a sbloccare le risorse e fare i bandi per erogare le risorse. La iniziativa di Marsilio è caduta dopo la ulteriore fumata nera sulle coperture arrivata al termine di un summit tecnico, tra i vertici dirigenziali, che si è tenuto a palazzo Silone, all’Aquila, nei giorni scorsi, dal quale ci si aspettava un sostanziale via libera dopo la ricognizione delle varie misure contenute nella legge. Invece no: i timori delle opposizioni di centrosinistra e del M5S, che da subito hanno attaccato sulla presunta mancanza di copertura finanziaria, sono per ora reali. La norma dovrebbe trarre linfa dalla rimodulazione dei fondi europei destinati all’Abruzzo e in larga parte dall’approvazione del rendiconto 2019, ex conto consuntivo. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che sta generando le difficoltà maggiori. Il via libera, secondo quanto si è appreso, competerebbe al dirigente del Bilancio dell’ente, Ebron D’Aristotile, ma stando a quanto filtrato, D’Aristotile avrebbe le mani legate in quanto allo sblocco dell’importante documento mancherebbero delle carte preventive. In particolare, secondo quanto circola negli ambienti vicini alla Giunta regionale, da inizio anno non sarebbero stati processati atti da parte del direttore del Dipartimento Risorse, Fabrizio Bernardini, e dall’ex direttore, ora dirigente Carmine Cipollone. Secondo rumors accreditati, all’origine del corto circuito ci sarebbe anche “ruggini” sulla riorganizzazione interna della macchina amministrativa dell’ente, recentemente completata dalla Giunta su input dell’assessore al Personale e al Bilancio, Guido Liris, di Fratelli d’Italia, che prevede, tra le altre cose, la rotazione degli incarichi dirigenziali, tra cui quelli più datati e più a “rischio” come dettato dalle linee guida dell’Authority anticorruzione. Insomma, in molti sottolineano: mentre in Regione si cincischia, aziende e famiglie attendono i sostegni che la maggioranza di centrodestra, con il governatore Marsilio e il presidente del Consiglio regionale, il forzista Lorenzo Sospiri, in testa, ha annunciato in pompa magna. Soldi in parte a fondo perduto per accompagnare la ripresa, aiutare le famiglie in difficoltà, pagare le borse di studio e finanziare gli enti pubblici per le spese sostenute: misure attese ma che non possono ancora "cadere a terra" se la Regione non riuscirà in tempi stretti a sistemare i conti. |
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