L'AQUILA Abruzzo bicolore da domani: in rosso, per 14 giorni, le province di Chieti e Pescara per un'ordinanza emanata dal governatore Marco Marsilio, «sentito il ministro Speranza»; in arancione quelle di L'Aquila e Teramo dopo l'esame degli indicatori da parte della Cabina di regia nazionale. La situazione è critica: l'indice Rt, quello che dà la misura di quanto si diffonda il contagio, è salito fino a un valore medio di 1.22, secondo peggiore d'Italia dopo la provincia di Bolzano, in un intervallo che va da 1.16 a 1.28. Ennesimo duro colpo per i ristoratori, che speravano almeno di poter continuare a puntare sull'apertura a pranzo e sulla giornata di San Valentino; colpo di grazia per gli operatori invernali, che abbandonano ogni speranza di aprire stazioni e strutture ricettive da lunedì.
La variante inglese, per stessa ammissione di Marsilio, sta colpendo duro soprattutto nella fascia costiera e metropolitana. L'altra sera il Comitato tecnico scientifico locale ha analizzato i dati e ha trasmesso a Marsilio una richiesta di lockdown per le province di Chieti e Pescara. «Un approccio diverso spiega uno dei componenti, il commissario dell'Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza -: stavolta non abbiamo solo valutato i dati per come sono, nudi e crudi, ma abbiamo voluto prevenire ulteriori possibili problemi. La preoccupazione è che la variante possa colpire anche i bambini e questo creerebbe grandi difficoltà».
Marsilio ha spiegato così l'ordinanza sulla zona rossa: «La forte diffusione delle varianti, in particolare quella cosiddetta inglese, sta provocando nelle province di Chieti e Pescara un forte aumento dei contagi, che ha già messo a dura prova il sistema ospedaliero e la capacità di tracciamento delle Asl. Proprio ieri (l'altro ieri per chi legge, ndr), il Ministero della Salute ha diramato una nuova circolare che raccomanda l'adozione delle misure più restrittive per i territori colpiti dalle varianti in modo significativo». Il governatore ha detto di essere rimasto in contatto costante con il ministro Speranza. «Avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara ha aggiunto Marsilio -, d'intesa con la Regione, anche per semplificare e ridurre il numero dei provvedimenti. Tuttavia come mi ha spiegato la sua attuale limitazione all'ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. La variante inglese è micidiale, sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone sicure. Anche le province di L'Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1 (e quindi compatibili con la zona arancione), in risalita».
I NUMERI Nel bollettino sono stati evidenziati 357 nuovi casi dall'analisi di 3.983 tamponi molecolari: è risultato positivo l'8,96% dei campioni, in lieve calo rispetto al 9,93% del giorno precedente. Eseguiti anche 4.480 test antigenici. Si registrano sette decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.545. Si tratta di un 69enne di Bellante, di una 81enne di Lanciano, di una 63enne di Francavilla, di un 68enne di Giulianova, di un 83nne di Nocciano, di un 74enne di Atessa, di un 67enne di Avezzano. Continuano ad aumentare i ricoveri: 507 pazienti (+5) sono in terapia non intensiva; 53 (invariato, con 6 nuovi ricoveri) in terapia intensiva. Le località con più nuovi casi sono Pescara (65) e Chieti (31). Seguono Francavilla (22), Montesilvano (16), Silvi (15), Spoltore (13) e L'Aquila (10). Gli attualmente positivi sono 183 in più e salgono a quota 11.057. I guariti sono 34.441 (+167).