Minacciano proteste e scioperi gli autisti della Panoramica dopo il taglio del Comune di Chieti ad alcune corse del trasporto pubblico locale. I sindacati sono preoccupati per le conseguenze sulla vertenza in corso ormai da oltre un anno e ancor più perché, «in un momento di ripartenza sarebbe stato opportuno aggiungere corse al servizio pubblico anziché toglierle». Le segreterie Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal sottolineano che «questi tagli ai servizi smentiscono le decisioni del governo – incalzano – che con la riapertura delle scuole e delle attività, al fine di sopperire agli attuali limiti di riempimento (80%) dei mezzi pubblici imposti dal Covid, ha stanziato ingenti risorse da destinare a Regioni e Province per finanziare servizi aggiuntivi di trasporto pubblico. Invece paradossalmente ti ritrovi una Regione che avrebbe decurtato oltre 7 milioni di euro dalle risorse finanziarie destinate per il 2021 agli oneri del trasporto pubblico locale con una riduzione del 15% di fondi rispetto allo scorso anno. E per non essere da meno anche il Comune di Chieti ha deciso un drastico taglio della contribuzione al trasporto pubblico locale, che comporterà una importante riduzione dei servizi a partire da novembre». L’auspicio è che la politica cerchi soluzioni al problema, che interesserà anche i lavoratori: «Ci mortifica e ci avvilisce - dicono - il balletto di accuse reciproche al quale abbiamo assistito in questi giorni tra le diverse forze politiche le quali, dal nostro punta di vista, farebbero bene a ricercare le soluzioni al problema piuttosto che scaricarsi le responsabilità. Vogliamo rammentare che a fronte di questo immobilismo politico, vi è un contraltare che vede da un lato i cittadini di Chieti privati di un servizio essenziale e, dall’altro i 70 dipendenti della Panoramica, che convivono da quasi un anno con una riduzione salariale di circa 300 euro imposta dall’azienda».