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Data: 24/02/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Corse ridotte dalla Tua, è scontro Masci: «Non ci hanno consultato» Il sindaco attacca la società per aver creato disagi e disservizi agli utenti che usano i bus per muoversi

Pronta la replica del presidente Giuliante: «Pescara è in zona rossa, il numero di passeggeri è crollato» GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA TVSEI


PESCARA È muro contro muro sulla decisione della Tua, la società unica che gestisce il trasporto pubblico in Abruzzo, di ridurre del 10 per cento il servizio nell'area metropolitana in coincidenza con l'emergenza Covid e con il prosieguo della zona rossa. Comune e Regione si schierano in difesa dei pendolari che viaggiano sugli autobus, costretti da lunedì a rinunciare a 134 corse al giorno, comprese intere linee come la 12 che collega i Colli con l'ospedale e la motorizzazione e la linea 38 che si muove dall'aeroporto a Cappelle Terrarossa. Mentre i vertici dell'azienda, attraverso il presidente Gianfranco Giuliante, rispediscono le critiche al mittente parlando di «argomentazioni strumentali» e bollano la decisione come «la più logica e funzionale» in considerazione della diminuzione degli utenti «dal 70 all'80 per cento». Ma andiamo con ordine.Dopo la richiesta formale della Regione di sospendere il piano di tagli, arrivata lunedì con una nota del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, ieri anche il sindaco Carlo Masci ha inviato una lettera al sottosegretario alla presidenza della giunta regionale Umberto D'Annuntiis e al presidente Tua Giuliante, chiedendo chiarimenti sulle ragioni del provvedimento e sollecitando l'azienda a «rivedere rapidamente le misure adottate, alla luce delle criticità già segnalate dagli utenti» a causa degli effetti sulla vita delle persone «costrette a spostamenti pur se in un periodo di emergenza sanitaria e, nel caso di Pescara, nonostante il permanere in zona rossa». «Il taglio dei servizi di trasporto pubblico», spiega il primo cittadino, «è stato deciso senza che il Comune sia stato coinvolto, o sia stato invitato a partecipare, con i suoi rappresentanti politici e tecnici, a qualsivoglia tavolo di consultazione; né tantomeno mi risulta che sia stato chiesto un parere al comitato Tpl, quale organismo preposto a modificare le linee di percorrenza degli autobus». Nel dettaglio sono state eliminate 123 corse giornaliere (passate da 504 a 381) sul territorio urbano e, relativamente alle linee extraurbane, due tratte di collegamento tra Pescara e L'Aquila più altre corse verso la provincia. «L'eliminazione delle corse sta già causando e continuerà a causare, prevedibilmente, innumerevoli disagi e disservizi», si legge nella lettera di Masci che si conclude con la richiesta di un incontro urgente «affinché venga trovata una soluzione soddisfacente». Di tutt'altro avviso la posizione della Tua. Il presidente Giuliante, giocando con il sarcasmo, evidenzia che «le polemiche sul taglio del 10 per cento sono cominciate prima della loro attuazione» e «il presunto disagio per i cittadini è stato denunciato ben prima che venisse patito». «Pescara e provincia sono in zona rossa», precisa Giuliante, «non si va a scuola, gran parte della pubblica amministrazione lavora in smart working, molte attività sono chiuse. Il sindaco di Pescara "macina appelli" acché i cittadini non escano se non per urgenze e multa i contravventori. Sembra evidente che i cittadini "non girino", così come è a tutti evidente e che, conseguentemente, la presenza sugli autobus sia irrisoria».Nel sottolineare come nei mesi scorsi sia stato autorizzato dalla Regione «fino all'80 per cento dell'abbattimento delle corse», mentre oggi «Regione e Tua hanno concordato solo un abbattimento del 10 per cento e dopo aver monitorato le corse con minore frequenza», Giuliante fa leva su «una diversa gestione dei passaggi degli autobus». «Si dice che la linea 38 è stata tagliata», conclude, «ma si omette di aggiungere che la linea 3 ha avuto un aumento di produzione per coprirne i tagli».

24 febbraio 2021 il centro

 

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