Data: 27/03/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB |
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Coronavirus: quasi mille casi in Abruzzo, 11 morti in 24 ore, la mappa del contagio. Totale positivi 946, 133 in piu'; 63 i decessi; a Teramo 40 contagiati tra medici e infermieri; asl L'Aquila meno colpita; al via test molecolare rapido a Pescara
PESCARA - Ancora un aumento notevole di casi in Abruzzo dove, per il secondo giorno consecutivo, è stata registrata un'impennata di casi a tre cifre: oggi sono 133 i positivi in più, mentre ieri erano 124, per un totale che ha raggiunto i 946.
Undici le vittime in 24 ore, con i casi che salgono a 63 anche se, come sempre, il Servizio Tutela e Prevenzione della Regione precisa come spetterà all'Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone già affette da patologie pregresse. Sotto sforzo e in costante emergenza il laboratorio di riferimento regionale di Pescara, solo recentemente affiancato dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo: ad oggi sono stati eseguiti complessivamente 5.488 test, di cui 3.152 sono risultati negativi. I nuovi decessi riguardano un 70enne e un 62enne di Penne; una 92enne di Roccascalegna; una 49enne e un 72enne di Pescara; un 66enne di Gessopalena; una 83enne, una 87enne e un 94enne di Chieti; una 86enne di Silvi; una 91enne di Città Sant'Angelo (spetterà in ogni caso all'Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone già affette da patologie pregresse); 16 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 7 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). 280 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (33 in provincia dell'Aquila, 48 in provincia di Chieti, 144 in provincia di Pescara e 55 in provincia di Teramo), 64 in terapia intensiva (10 in provincia dell'Aquila, 12 in provincia di Chieti, 32 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo). Un incremento di 5 casi rispetto a ieri,quando erano 59 i pazienti in terapia intensiva (9 in provincia dell'Aquila, 12 in provincia di Chieti, 32 in provincia di Pescara e 6 in provincia di Teramo). Gli altri 516 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (16 in provincia dell'Aquila, 89 in provincia di Chieti, 232 in provincia di Pescara e 179 in provincia di Teramo). La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso. Del totale dei casi positivi, 64 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 175 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 445 alla Asl di Pescara e 262 alla Asl di Teramo. Dei 133 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 4 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 29 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 33 alla Asl di Pescara e 67 alla Asl di Teramo. Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all'altro, anche in presidi di Asl differenti. DA OGGI IN ABRUZZO TEST MOLECOLARE RAPIDO
Consentirà di eseguire otto test in novanta minuti il test rapido molecolare che fin da oggi è in uso al Centro di riferimento di diagnostica virologica di Pescara. Lo ha anticipato il direttore del Dipartimento, il virologo, Paolo Fazii, peraltro componente del Comitato tecnico-scientifico individuato dalla Giunta regionale per l'emergenza Covid 10, alla redazione di "SOS Coronavirus". Il test consentirà, accanto all'uso di altri dispositivi diagnostici, di ampliare notevolmente sia la platea dei soggetti da sottoporre a tampone e sia la tempestiva capacità di risposta dei risultati che oggi, con la metodica attualmente in uso, non è inferiore alle 5 ore. Il direttore del Centro virologico, specificamente incaricato dalla Giunta regionale, ha spiegato che sono "in corso verifiche per acquisire piattaforme diverse che hanno una produttività diversa". In particolare, Fazii ha parlato di un dispositivo di marca statunitense capace di consentire, nelle 24 ore, l'esecuzione di 2.400 test e settimanalmente tra il 17-18 mila tamponi. Insomma, come chiesto dalla Giunta regionale, il Centro di riferimento è impegnato nella ricerca di soluzioni per accelerare l'indagine sui Covid positivi e, ovviamente, di circoscrivere l'intera rete dei contatti, contenendo, quindi, la diffusione del virus. In ordine alla selezione dei soggetti da sottoporre a tampore, Paolo Fazii ha spiegato essere attualmente in corso il dibattito all'interno del Comitato tecnico-scientifico e la Giunta regionale per stabilire i criteri. LABORATORIO CHIETI PRONTO A FARE TEST, SI PARTE CON PERSONALE SANITARIO
Ci siamo: il Laboratorio di genetica molecolare del “Centro Studi e Tecnologie Avanzate” (CAST) dell'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara, diretto da Liborio Stuppia, da oggi è pronto a eseguire il test di diagnosi del Covid-19. Ottenute le necessarie autorizzazioni della Asl e del Comune di Chieti per l'attività nell'ambito della Microbiologia clinica, darà un contributo significativo nella lavorazione dei tamponi, così da accelerare i tempi della diagnosi e dell'isolamento degli eventuali positivi. "Il laboratorio, che a regime potrà eseguire 250 test al giorno, ma con la previsione di raddoppiare il numero velocemente - viene spiegato in una nota -, almeno nella fase iniziale si concentrerà sui sospetti positivi e sul personale della Asl Lanciano Vasto Chieti, il cui direttore generale, Thomas Schael, com'è noto, ha avuto un ruolo importante nel promuovere il qualificato centro di ricerche affinché fosse coinvolto nell'emergenza Coronavirus, nella fase dell'accertamento della positività". A Chieti, quindi, si comincia a lavorare anche sugli asintomatici, segnando una svolta nell'approccio alla verifica dei possibili contagi generati dal contatto con una persona positiva. I test che saranno eseguiti sul personale, e ripetuti a cadenza periodica in caso di esito negativo, permetteranno diagnosi precoci e tempestive, fondamentali per una duplice finalità: contenere il contagio e assicurare l'assistenza ai pazienti solo attraverso operatori sicuramente sani. "Finalmente riusciamo a proteggere al meglio anche i lavoratori della nostra Azienda - sottolinea Schael - solo grazie al coinvolgimento del Laboratorio di Chieti. Lo abbiamo voluto fortemente, perché è dotato di competenze qualificate ed esprime una capacità produttiva tale da poter rispondere a una richiesta massiccia come quella degli esami agli asintomatici. La sinergia con l'Università è fondamentale anche in questa circostanza, al punto che ho chiesto di sviluppare, in uno step successivo, anche l'attività di ricerca sul fronte immunologico, al fine di verificare se le persone contagiate risultano poi immuni al Covid-19. Desidero, però, ringraziare il Laboratorio di riferimento di Pescara, diretto da Paolo Fazii, per l’incessante e prezioso lavoro che svolge con professionalità per tutti noi". "Facciamo test molecolari inizialmente per uno screening sugli operatori sanitari - chiarisce Stuppia - e con i reagenti che abbiamo in dotazione possiamo effettuare i primi 4.000 test, con una copertura temporale di due settimane. Ma siamo già pronti a rifornirci di altri reattivi per fare fronte a una richiesta che, sono sicuro, aumenterà in tempo breve". Gli esami saranno eseguiti da un team, guidato da Stuppia, che si avvale anche della collaborazione di Giovanni Di Bonaventura, professore associato di Microbiologia clinica dell’Ateneo. La positività viene identificata con la presenza sul campione estratto di due o tre geni del Coronavirus. A TERAMO 40 POSITIVI TRA MEDICI E INFERMIERI
Sale a 40, tra medici, infermieri e Oss, il numero di operatori sanitari dell'ospedale Mazzini di Teramo positivi al Coronavirus. E' quanto emerge dai dati resi noti dalla stessa Asl, che ha comunicato come ad oggi siano risultati positivi al Covid-19 14 infermieri e 2 medici in servizio in Oncologia, 14 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 2 medici reparto di Medicina, 3 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 1 medico di Chirurgia toracica, 1 medico di Diabetologia, 1 medico di Anatomia patologica e 1 infermiere e 1 medico di Cardiologia/Utic/Emodinamica. Personale che, come spiega la Asl in una nota, è già in isolamento domiciliare, preso in carico dal medico competente che ha attivato la sorveglianza sanitaria. "Nella giornata di domani potrebbe esserci un aggiornamento - si legge nella nota dell'azienda sanitaria - poiché la Asl è in attesa di ulteriori referti". 65 CASI IN PROVINCIA DELL'AQUILA, NESSUN MORTO NELLE ULTIME 24 ORE, E' LA ASL MENO COLPITA
La Asl provinciale dell'Aquila si segnala, con 4 casi sui 133 nuovi casi in Abruzzo, la meno colpita dai contagi coronavirus nella giornata di oggi. Dal numero complessivo di 61 nella giornata di ieri si è passato ai 65 oggi contro i 29 nella Asl Lancano-Vasto-Chieti, 33 Asl Pescara e 67 in quella di Teramo. Di questi 65, 34 sono ricoverati non in terapia intensiva (2 ricoverati in altra Asl), 10 in terapia intensiva e 16 in isolamento domiciliare (di cui 1 in altra Asl). Dall'inizio dell'emergenza, sono complessivamente 2 i guariti e 3 i deceduti (uno proveniente da altra Asl). Anche nel computo generale dei positivi che in Abruzzo sono 946, la provincia dell’Aquila ha nettamente la quota più bassa: 65 a fronte dei 175 dell’azienda sanitaria Lanciano-Vasto-Chieti, 262 di quella di Teramo e 445 dell’azienda sanitaria di Pescara. I dati, aggiornati alle 14,30, sono stati forniti dall'ufficio stampa del comune dell'Aquila con una nota congiunta del sindaco, Pierluigi Biondi, che è anche presidente del comitato ristretto dei sindaci della Asl, e dal direttore generale della Asl, Roberto Testa. Dei positivi Covid-19 finora registrati 15 sono dell'Aquilano (5 ricoverati non in terapia intensiva, di cui uno in altra Asl, nessuno in terapia intensiva, 9 in isolamento domiciliare e 1 guarito), 30 della Marsica (23 ricoverati non in terapia intensiva, di cui 1 in altra Asl, 1 in terapia intensiva, 4 in isolamento domiciliare, 1 guarito e 1 deceduto), 1 dell'area Peligna (in isolamento domiciliare), 7 dell'area Sangrina (4 ricoverati non in terapia intensiva, 1 ricoverato in terapia intensiva, 1 in isolamento domiciliare e 1 deceduto) e 12 di altra Asl (3 ricoverati non in terapia intensiva, 8 in terapia intensiva, e 1 deceduto). In sorveglianza attiva ci sono complessivamente 546 persone, di cui 269 dell'Aquilano, 246 della Marsica e 31 dell'area Peligno-Sangrina.In sorveglianza passiva ci sono complessivamente 227 persone, di cui 29 dell'Aquilano, 135 della Marsica e 63 dell'area Peligno-Sangrina. La sorveglianza attiva in quarantena fiduciaria è disposta dalla Asl per chi ha avuto un contatto stretto con un caso confermato. Le autorità sanitarie controllano in modo periodico lo stato di salute dell'individuo con telefonate quotidiane.La sorveglianza passiva è una forma di quarantena decisa autonomamente da chi ritiene di aver avuto contatti a rischio. |
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