L’amministratore unico di Ama Giammarco Berardi insiste e ribadisce, nel giorno dell’assemblea serale dei lavoratori, che non è mai stato sottoscritto nessun accordo sulla proroga della contrattazione di secondo livello. Nella lettera inviata a sindaco, assessore e sindacati afferma comunque che l’azienda dà disponibilità a prorogare sino al 31 gennaio la sola parte economica del contratto di secondo livello disdettato con la conferma però di tutte le misure necessarie a supportare il blocco del turn over e la sostenibilità economica della riorganizzazione. La disdetta, scrive Berardi, conferma la sua operatività da gennaio 2020 limitando i suoi effetti ai soli aspetti organizzativi per cui i dipendenti, chiarisce, sono tenuti a rispettare le indicazioni fornite nella nota del 27 dicembre. Berardi ricorda al sindaco che nel verbale dell’assemblea lui aveva chiarito che una eventuale proroga dovesse essere valutata compatibilmente con gli equilibri di bilancio e aziendali e ricorda come l’azienda avesse fatto una proposta rigettata nel corso dell’assemblea del 12 dicembre. Alla fine chiede anche agli organi di vigilanza di valutare il tutto. La nota di Berardi viene definita sconcertante dai sindacati. È come, scrivono, se tutti avessero inteso male gli ultimi accadimenti. La delibera del 23 ottobre presentava, ricordano, l’incongruenza rispetto a quanto sostenuto dalla relazione tecnica sul costo standard già acquisita e votata dal Consiglio Comunale, con conseguente e diversa valutazione dello stesso costo standard e relative ricadute negative su Ama, anche rispetto ai controlli della Corte dei Conti e del Ministero Infrastrutture e Trasporti. Assieme a questo c’è il rischio concreto di contenzioso che esporrebbe pesantemente Amagià oggi investita dall’avvio di alcune azioni legali, non essendovi i presupposti giuridici che erano stati teorizzati per la cancellazione tout court della contrattazione aziendale, aggiungono. E poi risultata un evidente contrasto con i provvedimenti precedenti che peraltro si ritrovavano riportati nella medesima delibera.