Dalla promessa di un “piano industriale per l’Italia” alla garanzia di un abbassamento delle tasse: “Ma chi sbaglia deve pagare, quindi sì a pene detentive per i grandi evasori”. Anche perché i condoni “non possono diventare parte integrante” della fiscalità. Nel faccia a faccia con Maurizio Landini alla festa della Cgil, il premier Giuseppe Conte sembra tracciare una linea in vista della legge di Bilancio e dei mesi successivi di governo. Ripete di “non avere la bacchetta magica” e, in riferimento al cuneo fiscale, “che le risorse sono poche”. Ma garantisce che la rotta del nuovo governo sarà ben chiara. Con un bagno di realtà, ad esempio su Quota 100, definita “una misura temporanea, introdotta per sanare una ferita, un vulnus, che sarà mantenuta, ma non è la panacea dei problemi del sistema pensionistico”.