Reddito di cittadinanza: serve un monitoraggio per rilanciarlo
Per Conte, il reddito di cittadinanza va “monitorato nella sua fase attuativa” e va valorizzata la sua funzione di formazione, riqualificazione e offerta, creando “un patto con le persone fuori dal mercato di lavoro che vivono oggi una condizione di marginalità”. Landini ha ricordato che una delle cose avvenute negli ultimi anni è che il reddito non è più in grado da solo di sconfiggere la povertà. Ergo, vanno ridate centralità e risorse ai servizi sociali sul territorio, che “fanno la differenza”. Infine, il segretario Cgil ha indicato altre tre priorità di intervento. La prima è sugli asili nido, come annunciato dallo stesso premier nel suo discorso di insediamento alle Camere: oltre alla riduzione delle rette serve aumentarne il numero, soprattutto al Sud. Gli altri due titoli sono su politiche abitative e non autosufficienza, per la quale è tempo di dotarsi di una legge nazionale.
Lavoro pubblico, la Cgil chiede di rinnovare i contratti
Anche su questo capitolo il premier riconosce che le cose vanno cambiate (“è vero che il lavoro pubblico è ancora percepito in modo non del tutto positivo”). La sua idea è formare e riqualificare il personale, puntare sulla digitalizzazione completa, semplificare le norme e tenere in debito conto la meritocrazia, offrendo “finalmente anche alle donne parità di chance”. Ma su questo punto, Landini ha voluto insistere: “Ci fa piacere che lei lo riscontri, ma c’è un problema di assunzioni, si deve superare la precarietà. Poi c’è il tema del rinnovo dei contratti nazionali, con milioni di lavoratori in attesa. Qui la richiesta della Cgil è precisa: “Dobbiamo aprire le trattative domani mattina. Tra l’altro, insieme a Cisl e Uil, abbiamo chiesto di sperimentare, in questa tornata, che gli aumenti abbiano una tassazione inferiore per far andare più soldi in busta paga”.
Italia in prima fila per l’ambiente
Siamo nella settimana delle mobilitazioni che porteranno al Global Climate Strike del 27 settembre. Inevitabile affrontare l’argomento, sul quale sembra che le intenzioni del governo siano in linea con la protesta: “Vi assicuro che l’Italia è in prima fila, non solo sugli accordi di Parigi, ma anche per tutte le altre iniziative a sostegno di questa battaglia”, ha detto Conte, ricordando la svolta green annunciata dalla Germania. Ancora più netta la posizione di Landini: “Serve un cambiamento epocale che il mercato non può fare da solo. Gli incentivi devono sostenere cambiamento ambientale, aiutare l’auto elettrica, perché il nuovo prodotto è la mobilità. Ma anche in questo caso servono luoghi di coordinamento. Non vogliamo essere il sindacato che chiede solo aumenti di salario e riduzioni orarie, vogliamo rappresentare lavoratori che partecipano alla fase di progettazione. Siamo pronti – ha concluso – ad assumerci le nostre responsabilità”.