Data: 07/10/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Conservatorio: fermate bus da ripristinare Per il consiglio del "Casella" la soppressione di quelle urbane per Roma crea disagi a iscritti e docenti
L'AQUILA «Forte preoccupazione». A esprimerla è il consiglio accademico del Conservatorio "Casella" per la soppressione delle fermate intermedie urbane delle linee da e per Roma, nonché della riduzione delle corse soprattutto della fascia pomeridiana. «Una decisione che provocherà disagi soprattutto agli studenti fuori sede», sottolinea ricordando che il 15 settembre aveva già manifestato gli stessi timori in una lettera indirizzata a sindaco, presidente della Provincia, presidente della Regione e vertici Tua. Alla missiva, però, non è stata data risposta. «Come più volte affermato», fa sapere il consiglio accademico, «la popolazione studentesca del conservatorio, a cui vanno aggiunti parecchi docenti residenti nella capitale, è in rilevante misura composta da pendolari provenienti da Roma, ma anche della provincia aquilana e teramana». Attualmente il "Casella" su circa 800 iscritti ne conta oltre 200 che arrivano dall'area romana ma altrettanti dalla provincia dell'Aquila e un discreto numero anche da quella di Teramo, con spostamenti sia mattutini che nel pomeriggio. «Come se ciò non bastasse questa rimodulazione del trasporto pubblico prevede una riduzione di corse pomeridiane che non consente di tornare verso Roma dopo le 17/17.30», afferma il consiglio, «e questo rende praticamente impossibile la piena frequenza dei corsi in quanto le lezioni terminano alle 20». Il conservatorio, inoltre, fa notare che «ben 55 docenti sui circa 140 sono pendolari provenienti dall'area romana o in transito da essa e questa carenza di corse pomeridiane rende loro impossibile lo svolgimento dell'orario, costringendoli ad utilizzare il mezzo proprio, ciò in evidente antitesi con ogni buona pratica di mobilità ecosostenibile».La soppressione delle fermate, in particolare quelle più vicine alla sede del "Casella", sarebbe poi sostituita con un servizio navetta dal capolinea di Collemaggio che avrebbe l'unico negativo risultato di allungare i tempi di raggiungimento dell'istituto e costringerebbe a faticosi e scomodi trasbordi studenti e personale docente che hanno spesso al seguito pesanti strumenti musicali e libri. «Le decisioni prese sul trasporto pubblico per l'Aquila nel medio e lungo periodo renderanno meno appetibile al ricco bacino di potenziali studenti della capitale la nostra istituzione», osserva il consiglio, «rispetto ad altre limitrofe all'area romana, meglio e più frequentemente collegate». Per questo chiede che «si mettano in pratica tutte le azioni necessarie a tutela della popolazione studentesca, dell'attrattività del Casella nei riguardi le prossime iscrizioni, soprattutto in questo momento di difficoltà che consegue alla pandemia, contro ogni futura "provincializzazione" dell'istituzione conseguente a ridotti o più difficoltosi collegamenti con la capitale». Secondo il consiglio, dunque, vanno ripristinate da subito «la fermata intermedia nei pressi dell'incrocio viale Panella-via Cencioni, in zona cimitero, su entrambe le direzioni; per la tratta L'Aquila-Roma quanto prima siano garantite ai numerosissimi studenti del pomeriggio almeno due corse dopo le 17.30 nella fascia fino alle 20/20.30 verso la capitale».
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