Data: 28/01/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Colf e badanti: il costo degli stipendi aumenta Si può andare da 725 euro fino alla cifra massima di 1.592 euro al mese
L'AQUILA Avere in casa una colf o una badante costa di più. Gli aumenti sono già scattati. Il ministero del Lavoro ha pubblicato le nuove tabelle sui tariffari , che prevedono uno stipendio minimo di 725 euro fino ad arrivare a 1.592 euro mensili. Una modifica unilaterale delle retribuzioni, dopo che l'accordo tra datori di lavoro domestico e sindacati, è saltato.L'oscillazione dello stipendio dipende da diversi fattori: livello di competenze, ore di lavoro, indennità, impiego notturno, non autosufficienza della persona assistita, vitto e alloggio.
NON AUTOSUFFICIENTI. Le più costose sono le colf e le badanti conviventi di livello D Super, ovvero qualificate per assistere una persona non autosufficiente. In questo caso, calcolando gli aumenti previsti dal ministero, il costo per le famiglie potrà arrivare a 1.384 euro al mese, con l'aggiunta di 194 euro di indennità e la quota di mensilità aggiuntive, come la tredicesima e il Trattamento di fine rapporto (Tfr). In linea generale il costo per le famiglie aumenta del 9,2 per cento per le retribuzioni minime contrattuali e dell'11,5 per cento per vitto e alloggio. Nel caso di persone non autosufficienti, la somma da sborsare è anche più alta, in quanto le retribuzioni deve tenere conto delle sostituzioni nei giorni di riposo, delle ferie e dell'assistenza notturna. Per quanto riguarda, invece, badanti e colf non formati di livello CS, lo stipendio si attesta ad almeno 1.120 euro al mese, a cui si sommano tredicesima e Tfr.
ASSISTENTI GENERICI. Per lavoratrici o lavoratori domestici di livello A, ovvero il primo gradino della scala delle competenze, ad esempio gli addetti alle pulizie, lo stipendio maggiorato non può essere inferiore a 725 euro al meswe. Baby-sitter e gli assistenti di persone autosufficienti, lavoratori di livello BS, in base alle tabelle ministeriali che pubblichiamo, devono avere una retribuzione di 988,90 euro. Mentre, per gli assistenti con specifiche conoscenze, come per esempio un cuoco, inquadrati con il livello C, lo stipendio dev'essere di minimo 1.054,85 euro, oltre alle quote delle mensilità aggiuntive. Infine, per i lavoratori domestici non conviventi, la retribuzione minima prevista va da 5,27 euro all'ora per gli assistenti di livello A fino a 9,36 euro per gli assistenti familiari di livello D.ALCUNI ESEMPI.Si parte da una retribuzione minima di 725,19 euro per assistenti non conviventi che effettuano circa 5 ore di prestazione giornaliere. Lo stipendio sale a 1.137,23 euro per il personale specializzato che assiste persone autosufficienti 7 ore di notte. L'importo massimo previsto è di 1.592,17 euro, per l'assistenza notturna di non autosufficienti. BONUS BADANTI.Il Governo punta a sostenere le attività di cura e assistenza della famiglia, con il pieno rispetto contrattuale. Per questo, nell'ambito dell'attuazione del piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, sarà attivato per quest'anno il Bonus colf e badanti, che prevede un aiuto mensile alle famiglie che assumono collaboratori domestici, con regolare contratto.Il bonus, parametrato all'Isee familiare, va a coprire il costo complessivo sostenuto per i lavoratori domestici: un aiuto mensile che seguirà la stessa procedura dell'assegno unico per le famiglie. Il bonus verrà erogato su base mensile e sarà legato, con valore decrescente, all'Isee complessivo della famiglia che assume.L'importo dell'agevolazione sarà inferiore per chi già percepisce assegni di accompagnamento. Inoltre, non potrà beneficiarne chi ha ricevuto, in passato, sanzioni connesse ad irregolarità contributive.La misura sarà gestita tramite un portale Inps, dedicato alla registrazione e alla gestione dei rapporti di lavoro domestico. In Italia sono oltre 780.000 i lavoratori irregolari su un totale di 1,5 milioni di lavoratori domestici. Gli interventi principali del Governo per ridurre il lavoro irregolare sono quindi orientati alla semplificazione degli obblighi a carico delle famiglie che assumono e all'incentivazione, anche economica, delle famiglie che instaurano rapporti di lavoro regolare.
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